Ad essere cittadini rispettosi dell’ambiente

Ad essere cittadini rispettosi dell’ambiente

Ad essere cittadini rispettosi dell’ambiente… si comincia tra i banchi del Depero Operare una profonda riflessione sulla  problematica – purtroppo attuale – dell’esaurimento delle risorse naturali, questo lo scopo dell’incontro delle classi prime del Liceo artistico “F. Depero” con il Dott. Gabriele Bertacchini, formatore dell’Agenzia Provinciale per la Protezione dell’Ambiente, nell’ultima decade di gennaio. La pillola si inserisce a pieno titolo nel percorso di Scienze della Terra, pianificato dalla docente di riferimento, prof.ssa Natalina Saporito, sulla base delle indicazioni nazionali, e nei progetti di più ampio respiro di promozione di educazione ambientale di cui il prof. Marco Forte, in qualità di referente del dipartimento di Scienze naturali, è il promotore.    Gli incontri -individualizzati per ciascuna classe- hanno avuto una durata di due ore e gli alunni sono stati i protagonisti attivi poiché a ciascuno è stato chiesto di ricercare quali materiali occorrono per realizzare oggetti  di uso quotidiano quali una semplice maglietta di cotone, una rivista, un telefonino, con l’obiettivo poi di far comprendere loro l’enorme impatto che la filiera di produzione ha sull’ambiente e individuare strategie che permettano di vivere la società del consumismo, senza usurpare ulteriormente il nostro Pianeta.  Un invito a traslare il principio di conservazione di massa dello scienziato francese Lavoisier, per il quale “nulla si crea, nulla si distrugge ma tutto si trasforma”, su un piano socio-economico, e pensare di dar nuova vita ai materiali.  A tal riguardo il formatore ha riportato l’esempio di alcune aziende che operano nel settore del recupero di minerali dai telefonini, in Italia, facendo conoscere realtà che hanno a cuore il benessere della nostra tanto bistrattata Terra.  Già la nostra Terra! Quella che “non abbiamo difeso ed ora è un campo minato su cui crescono fiori bellissimi” come ha ben detto Diodato. Quella per cui sono nate le guerre, nel tentativo di accaparrarsi le risorse non rinnovabili come il petrolio.  E allora cosa possiamo fare per questa Terra? Senz’altro puntare come sempre sulle nuove generazioni, promuovendo iniziative che portino ad acquisire consapevolezza delle conseguenze delle nostre azioni, partendo dal presupposto che gli adulti siamo noi e che non c’è modo migliore di educare ad essere cittadini rispettosi dell’ambiente se non attraverso il buon esempio. Il Liceo artistico “F. Depero” ci prova e tu?

Violenza offline

Violenza offline

Violenza Offline “Violenza OFFline”: gli studenti del Depero al festival “Informatici senza frontiere” Rovereto dal 19 al 21 ottobre. Gli studenti dell’attuale classe 4^ C hanno realizzato, nel precedente anno scolastico, un progetto grafico per sensibilizzare l’opinione pubblica sui pericoli dei social network: insulti, cyberbullismo, discriminazioni, revenge porn, sono solo alcune delle forme di violenza che sempre più spesso si verificano online. Per questa ragione si rende necessario rendere consapevoli gli utenti di tutte le età, ma in particolare i più giovani, con messaggi chiari, semplici ma efficaci. Gli studenti dell’ex 3^ C, guidati dalla professoressa di discipline grafiche Maria Eletta Baroni, hanno realizzato nove manifesti sulle diverse sfumature del problema. Il progetto è stato realizzato con la collaborazione dei docenti di laboratorio prof. Federico Lanaro e prof. Lucio Tonina e dalla docente di Lettere prof.ssa Roberta Belli ed ha vinto il primo premio del concorso E.I.P. Italia Scuola strumento di pace 51° edizione, sul tema “Pace, giustizia e istituzioni solide”. La giuria ha vivamente apprezzato la creatività, l’originalità dei contenuti dell’opera, la ricchezza espressiva e l’impegno sociale: il 25 ottobre 2023 ha avuto luogo la premiazione a Roma. I poster della campagna di sensibilizzazione sono stati esposti nell’atrio dell’Università a palazzo Piomarta fino al 21 ottobre.  Alcuni dei manifesti esposti Erika Semerano Linda Vicenzi Sebastiano Armanini

IL SAPERE DEL GUSTO, IL GUSTO DEL SAPERE

IL SAPERE DEL GUSTO, IL GUSTO DEL SAPERE

Il sapere del gusto, il gusto del sapere Dicono che la lettura e la scrittura siano modi diversi di viaggiare. Così è ma solo in parte. Il viaggio implica uno spostamento, un coinvolgimento diretto dei sensi che non si lega necessariamente al filtro delle nostre esperienze attraverso associazioni e/o immaginazioni come le attività dell’intelletto. È pure vero poi che esistono viaggi e viaggi, alcuni lasciano un gran rumore dentro altri meno, ma tutti hanno un denominatore comune: il cibo. Il cibo fa la storia di un luogo, delle sue tradizioni, della sua gente. Non è grazie ad esso che gli uomini primitivi hanno imparato a comunicare? La dott.ssa Francesca Cesaro, in qualità di dietista e formatrice per l’Agenzia Provinciale per la Protezione dell’Ambiente (APPA), si è rivolta alle classi seconde del Liceo artistico “F. Depero” di Rovereto proprio per sottolinearne l’importanza. La pillola “Il gusto del sapere, il sapere del gusto”, proposta dalla docente di Scienze naturali, prof.ssa Natalina Saporito, e condivisa con il referente del progetto, prof. Marco Forte, si inserisce a pieno titolo nel piano annuale delle attività di Biologia delle classi seconde, per declinarne meglio i concetti di corretta alimentazione e di ecosostenibilità. Partendo dai consigli del poliedrico filosofo greco Plutarco, secondo il quale “non bisogna mettersi a tavola per soddisfare i bisogni primari del bere e del mangiare”, la dott.ssa Cesaro riprende e chiosa uno dei maggiori temi trattati dai nutrizionisti di tutto il mondo dell’EXPO 2015: la convivialità. Nutrimento del corpo e della mente dunque che trova la sua massima espressività nella condivisione dei pasti, non riducendo il tutto ad una “mera etichetta alimentare” bensì all’esperienza più ampia del GUSTO del benessere a tavola. E così tra un beneficio e un altro, la formatrice elenca e spiega i punti cardine della Dieta mediterranea, riconosciuta dall’UNESCO come patrimonio dell’umanità, nel 2010. Tuttavia, considerando l’intera filiera alimentare che, dalla madre terra porta il cibo nei nostri piatti, il nostro nutrimento ha un impatto ambientale davvero significativo sul Pianeta di cui siano ospiti, spesso poco discreti. Ed è sulle basi di questa certezza che la formatrice conduce i ragazzi ad una profonda riflessione sulla sostenibilità alimentare, delineando il profilo “corretto” dell’ uomo che si rapporta all’ambiente in cui vive con più discrezione e lungimiranza, per far sì che ci sia davvero quella armonia continua e durevole, nel tempo, da cui il termine sostenibilità trae la sua origine, per poter consegnare alle generazioni future un mondo , se non intatto ancora capace di dare.

Chiudi