Illustrare la coesistenza

Illustrare la coesistenza

Illustrare la coesistenza Riscoprire il rapporto con il nostro patrimonio naturalistico Il legame tra l’uomo e la fauna selvatica è un tema ampiamente discusso, sia a livello locale che globale, poiché la popolazione umana aumenta rapidamente e il mondo naturale si fonde sempre più con quello antropico, con tutte le problematiche che ne conseguono. Da un lato biologi ed esperti di conservazione cercano soluzioni per favorire una maggiore coesistenza e sopravvivenza delle specie selvatiche, mentre dall’altro i media e l’opinione pubblica cercano risposte per affrontare le paure e i divari generazionali. Stiamo vivendo, infatti, un periodo di forti cambiamenti sociali e mediatici: questa nuova generazione vive la contraddizione di essere attenta all’ambiente e ai danni causati dall’uomo, ma allo stesso tempo di vivere un distacco dall’ambiente stesso. Si frequentano meno la montagna, i boschi e gli ambienti alpestri rispetto ad un tempo; nella maggior parte dei casi le valli e i lavori agro-boschivi sono stati abbandonati da generazioni e non vengono quindi ricordati o tramandati dalle famiglie. Trattare la tematica della coesistenza a scuola, quindi, è molto importante e stimolante per gli studenti, al fine di ritrovare un contatto reale con il patrimonio naturalistico che li circonda e capirne, almeno in parte, le peculiarità. Per questa ragione il Liceo artistico F. Depero ha aderito con entusiasmo ai progetti promossi da Coexistence.Life, illustrando i racconti scritti dagli studenti delle scuole medie dei comuni di Folgaria, Lavarone e Comano Terme, per esplorare i diversi punti di vista sulla coesistenza con orsi e lupi.L’attività è stata preparata da una serie di incontri con esperti di fauna e comunicazione, dopodiché gli studenti delle scuole medie si sono calati nei panni di tutti coloro che, in vario modo, sono coinvolti nelle problematiche in oggetto, ossia il sindaco, il cittadino, l’allevatore, il cacciatore, lo scout e lo scienziato. Il risultato è stato sorprendente: tre libri di racconti originali, in seguito illustrati ad hoc con fantasia e creatività dalle classi 3A e 3B indirizzo Grafica, grazie all’adesione dei dipartimenti di Scienze naturali (prof. Marco Forte) e Discipline grafiche (prof. Federico Lanaro e Prof.ssa Chiara Miorelli), nell’ottica dell’Educazione Civica e alla Cittadinanza. La terza fase, ossia la presentazione dei progetti realizzati dagli studenti, ha avuto luogo venerdì 3 maggio 2024, presso la Sala conferenze della Fondazione Caritro a Trento: gli illustratori e le illustratrici hanno incontrato i giovani autori e autrici della fase precedente, spiegando il loro lavoro, il processo creativo e le idee che hanno ispirato le opere. Per quanto riguarda il processo creativo, l’utilizzo del video ha aiutato gli studenti ad entrare in contatto con le tematiche proposte. La visione del documentario “NAYA – Der Wald hat tausend Augen” li ha fatti ragionare sul clamore mediatico che spesso si sviluppa attorno agli animali selvatici, mentre nella realtà il contatto con il lupo è estremamente raro. I video delle fototrappole hanno testimoniato una grande vitalità e convivenza tra animali in un bosco che per l’uomo è spesso silente.Gli studenti, stimolati dall’intervento di esperti che collaborano con coexistence.life, hanno realizzati delle immagini e degli elaborati grafici sulla presenza/assenza dei lupi, i pregiudizi delle persone e le paure che spesso sono generati dall’ignoranza sull’argomento. L’approccio scientifico ed obiettivo degli incontri ha portato i ragazzi ad approfondire il tema liberandosi da stereotipi e pregiudizi, fino a sviluppare concetti molto personali e mai scontati. I docenti hanno coinvolto gli studenti in prima persona, inducendoli a sviluppare dei progetti attraverso la ricerca e l’approfondimento concettuale. Il risultato è sempre frutto di un iter progettuale mirato allo sviluppo di una comunicazione semplice ed efficace, per riuscire ad avere un feedback positivo da parte dei fruitori del loro messaggio. Perciò è importante che vengano proposti temi come questi che permettano agli studenti di relazionarsi con un mondo complesso e con persone esperte estranee alla scuola, alle quali dimostrare le proprie capacità, ma soprattutto per crescere ed essere in futuro dei creativi e dei cittadini più consapevoli.

I cento passi

I cento passi

Come può uno scoglio… Peppino Impastato pietra d’inciampo della mafia! “Come può uno scoglio/ Arginare il mare/Anche se non voglio/Torno già a volare/ Le distese azzurre/ E le verdi terre/ Le discese ardite/ E le risalite/ Su nel cielo aperto/ E poi giù il deserto/ E poi ancora in alto/ Con un grande salto” Io vorrei… non vorrei… ma se vuoi – Battisti Come può uno scoglio arginare il mare?Cosa c’entra Battisti con Peppino Impastato? Forse nulla, forse tutto… perché la poesia, la bellezza, l’ironia sono stati le armi di Peppino contro la paura, contro la mafia, contro la rassegnazione, per dare voce – attraverso radio Aut e attraverso l’impegno politico – a una presa di posizione che, pur sembrando uno scoglio nel mare, ha generato un’onda che ancora si propaga.“E’ per questo che bisognerebbe educare alla bellezza: perché in uomini e donne non si insinui più l’abitudine e la rassegnazione ma rimangano sempre vivi la curiosità e lo stupore”. Con l’esortazione alla bellezza di Peppino Impastato si è aperto l’incontro con Giovanni, fratello di Peppino che il 13 marzo 2024 nella splendida cornice del Teatro Zandonai ha raccontato, insieme a quella del fratello, ai ragazzi del Liceo artistico “F. Depero” e di altre scuole del territorio, la sua storia. In particolare le classi 3C e 3D, 2B, 2D e 2C hanno partecipato all’incontro e si sono cimentate nel concorso I cento passi ispirato alla figura di Peppino, componendo poesie e/o creando dei video che lasciassero un segno e dessero voce ai temi della bellezza, del silenzio, della paura e del coraggio. L’incontro, promosso dal Lions Club di Rovereto, e introdotto dalla sua presidente Valentina Andreatta, curato da Michele Ammirata, è stato l’approdo finale di un lungo viaggio che ha permesso alle classi di conoscere la figura di Peppino Impastato che ha avuto il coraggio di ergersi contro il potere criminale, un potere di cui la stessa famiglia di Peppino faceva parte. All’incontro ha presenziato la sindaca Giulia Robol, che ha invitato la scuola a custodire la memoria preziosa di Peppino per essere “eroi” che costruiscono la quotidianità, mentre la prof.ssa Angela Alaimo ha introdotto il viaggio attraverso i luoghi della memoria di Luca Podetti che ci ha condotto fino a Cinisi, teatro della vicenda dei cento passi. Giovanni Impastato ha sottolineato come “la mafia abbia paura della scuola che le toglie il terreno sotto i piedi perché la scuola serve per essere culturalmente liberi. Le mafie non sono sconfitte e per lottare bisogna conoscere” ed ha aggiunto “Più il tempo passa, più è difficile pronunciare la parola legalità perché nel suo nome sono stati commessi abusi e anche qualche crimine. La legalità non si può ridurre al rispetto delle leggi, si può invece definire rispetto dei diritti umani, della dignità umana perché se la legge va contro la dignità umana noi dobbiamo lottare perché la legge cambi. Le persone che dobbiamo ricordare sono quelle che lottano per il rispetto della dignità umana, persone come Rosa Parks, come Martin Luther King. Persone come Peppino che ha lottato, attraverso l’impegno culturale e politico, ridicolizzando la mafia”Come possiamo costruire un mondo migliore?“Bisogna smontare il mito della mafia che non è invincibile – ha proseguito Giovanni Impastato ripercorrendone l’evoluzione – la storia di questo fenomeno così come ha avuto un inizio avrà una fine, dal momento che i mafiosi sono uomini in carne e ossa come noi. La mafia ha ucciso i migliori servitori dello Stato che lo Stato non ha potuto o saputo proteggere, non è un antiStato ma è dentro lo Stato e le istituzioni. E’ un problema sociale e culturale, di mentalità. Casa Memoria proprio per questo – così come tante associazioni sul territorio – rimane presidio di democrazia insieme al percorso dei cento passi, passi che sono stati riempiti di pietre di inciampo e di citazioni che lasciano il segno”.Felicia Bartolotta, vedova Impastato, madre di Peppino e Giovanni, diceva che la mafia si sconfigge con la cultura e non con la pistola ed i ragazzi e le ragazze del Depero ne hanno raccolto il testimone, partecipando con entusiasmo, impegno e grande consapevolezza al Concorso I Cento Passi. In particolare la classe 2B, seguita dalla prof.ssa Rosset, ha costruito dei testi seguendo il metodo Caviardage unendo parole e immagini per sottolineare messaggi potenti.La classe 3D, con il supporto della prof.ssa Micheli, ha creato due video dal titolo rispettivamente di Primula e Urlo muto, per riflettere sui temi della bellezza e dell’omertà.Le classi 2D e 3C, seguite dalla prof.ssa Todaro, hanno scritto delle poesie che hanno toccato le tante sfumature della storia dell’attivista siciliano. Non resta che apprezzare e condividere le riflessioni degli studenti e delle studentesse del Depero… da Cinisi a Rovereto l’onda di radio Aut è arrivata fino a noi.Buona lettura e buona visione… il testimone passa a voi! Elaborati della classe 2B Elaborati della classe 2D Elaborati della classe 3C

Comunicare attraverso il disegno

Comunicare attraverso il disegno

Comunicare attraverso il disegno È possibile rappresentarsi attraverso una parola? E attraverso un segno? E’ possibile creare un ponte tra parola e segno che ci permetta di esprimere noi stessi e tracciare la nostra strada nel mondo? Questi e altri interrogativi hanno risuonato il 12 ed il 13 gennaio 2024 nelle aule delle classi seconde del Liceo artistico “Depero” di Rovereto che nel laboratorio Comunicare attraverso il disegno di Gianluca Sturmann, grafico e illustratore, hanno potuto toccare con mano la concretezza della comunicazione. Gianluca Sturmann ha portato la sua esperienza tra i banchi del Depero raccontando della passione per il disegno fin dalle elementari, età in cui ha trasformato tutti i suoi quaderni di studio in libri illustrati pieni di macchie e di storie di fantasia. Come creativo ha collaborato a diversi progetti che vanno dalla comunicazione di eventi fino a progetti di divulgazione per il sociale e campagne di comunicazione. Il laboratorio è stato un’occasione per riflettere insieme sul significato del disegno e delle sue applicazioni, nel mondo della comunicazione e della creatività in generale.A partire da attività “rompighiaccio” alla Munari in cui hanno ritratto il proprio vicino di banco rispettivamente in due minuti, poi in uno, con la tecnica del puntinismo e ad occhi chiusi, i ragazzi si sono soffermati su parole chiave fondamentali rappresentative di personalità iconiche nel mondo della creatività dove progettazione sta a Munari come essenzialità sta a Christoph Niemann, manualità sta a Paula Scher come utilità corrisponde a Gianni Latino.Attraverso questi stimoli gli studenti e le studentesse hanno ricercato la propria parola e l’hanno realizzata in modo che segno e contenuto “saltassero” fuori dalla pagina in modo inequivocabile.Successivamente in gruppo gli allievi si sono misurati come in un vero team creativo cercando di ideare un “prodotto” che fosse completo dal punto di vista grafico e comunicativo e presentandolo al resto del gruppo. Tante le soluzioni originali proposte che hanno sottolineato la creatività dei ragazzi sapientemente messa al servizio delle loro idee, in un laboratorio che ha permesso loro di sperimentare come lettering, grafica ed illustrazione possano veicolare con forza dei messaggi ed arrivare al cuore. Link al sito di Gianluca Sturmann

Ad essere cittadini rispettosi dell’ambiente

Ad essere cittadini rispettosi dell’ambiente

Ad essere cittadini rispettosi dell’ambiente… si comincia tra i banchi del Depero Operare una profonda riflessione sulla  problematica – purtroppo attuale – dell’esaurimento delle risorse naturali, questo lo scopo dell’incontro delle classi prime del Liceo artistico “F. Depero” con il Dott. Gabriele Bertacchini, formatore dell’Agenzia Provinciale per la Protezione dell’Ambiente, nell’ultima decade di gennaio. La pillola si inserisce a pieno titolo nel percorso di Scienze della Terra, pianificato dalla docente di riferimento, prof.ssa Natalina Saporito, sulla base delle indicazioni nazionali, e nei progetti di più ampio respiro di promozione di educazione ambientale di cui il prof. Marco Forte, in qualità di referente del dipartimento di Scienze naturali, è il promotore.    Gli incontri -individualizzati per ciascuna classe- hanno avuto una durata di due ore e gli alunni sono stati i protagonisti attivi poiché a ciascuno è stato chiesto di ricercare quali materiali occorrono per realizzare oggetti  di uso quotidiano quali una semplice maglietta di cotone, una rivista, un telefonino, con l’obiettivo poi di far comprendere loro l’enorme impatto che la filiera di produzione ha sull’ambiente e individuare strategie che permettano di vivere la società del consumismo, senza usurpare ulteriormente il nostro Pianeta.  Un invito a traslare il principio di conservazione di massa dello scienziato francese Lavoisier, per il quale “nulla si crea, nulla si distrugge ma tutto si trasforma”, su un piano socio-economico, e pensare di dar nuova vita ai materiali.  A tal riguardo il formatore ha riportato l’esempio di alcune aziende che operano nel settore del recupero di minerali dai telefonini, in Italia, facendo conoscere realtà che hanno a cuore il benessere della nostra tanto bistrattata Terra.  Già la nostra Terra! Quella che “non abbiamo difeso ed ora è un campo minato su cui crescono fiori bellissimi” come ha ben detto Diodato. Quella per cui sono nate le guerre, nel tentativo di accaparrarsi le risorse non rinnovabili come il petrolio.  E allora cosa possiamo fare per questa Terra? Senz’altro puntare come sempre sulle nuove generazioni, promuovendo iniziative che portino ad acquisire consapevolezza delle conseguenze delle nostre azioni, partendo dal presupposto che gli adulti siamo noi e che non c’è modo migliore di educare ad essere cittadini rispettosi dell’ambiente se non attraverso il buon esempio. Il Liceo artistico “F. Depero” ci prova e tu?

Educare all’ambiente e per l’ambiente

Educare all’ambiente e per l’ambiente

Territorio, sostenibilità, ecosistema, E-Waste: sono queste le parole chiave emerse durante la realizzazione del progetto di Educazione Civica e alla Cittadinanza a cura degli educatori ambientali dell’Agenzia Provinciale per la Protezione dell’ambiente – APPA e del dipartimento di Scienze Naturali e Chimica del Liceo artistico “Fortunato Depero” di Rovereto, coordinato dal prof. Marco Forte. A gennaio, infatti, le classi prime, seconde, terze e quarte hanno assistito a diversi incontri dedicati all’educazione ambientale. Gli argomenti trattati sono serviti agli studenti per conoscere il luogo in cui viviamo e come aiutare a salvaguardarlo. Clima, biodiversità, legame tra cibo e ambiente sono stati oggetto delle attività proposte dall’APP al biennio, con la collaborazione dalla prof.ssa Natalina Saporito. In particolare le classi 1°C e 1° D hanno preso in esame il Clima come fenomeno complesso  a partire dal Sistema Terra, mettendone in luce in modo interattivo e sperimentale i nessi di causa-effetto e i fenomeni retroattivi. La discussione è proseguita toccando il tema del surriscaldamento globale e dei cambiamenti climatici al fine di sensibilizzare all’uso consapevole delle risorse in un’ottica di economia circolare. Biodiversità agricola locale, territorio, tradizione sono state invece le parole chiave delle attività delle classi 1°A  e 1°B. L’agricoltura è stata, per secoli, un’attività di sussistenza in diretta sintonia con i cicli biologici naturali di piante e animali secondo un modello di economia circolare ante litteram. Nel corso degli ultimi decenni, questo fragile equilibrio si è rotto, garantendo comunque un’impensabile capacità produttiva in grado di soddisfare la crescente domanda alimentare. L’agricoltura di montagna tutt’oggi rappresenta un settore economico di rilievo nelle aree montane: è una fonte di sussistenza, lavoro e reddito di importanti servizi eco-sistemici non solo a livello ambientale ma anche culturale e identitario. L'(in)sostenibile dieta dell’essere è stato l’argomento su cui si sono misurate le classi seconde del Depero. Il legame profondo tra noi, il cibo e il nostro pianeta è sempre stato connesso alla sopravvivenza e al benessere delle persone. Questo momento formativo  ha offerto quindi un quadro completo sul cibo, consumi e sprechi, affrontando le tematiche della sostenibilità ambientale. Rifiuti o accetti la sfida. La tutela degli ecosistemi è una vera e propria sfida che attende le nuove generazioni. Le classi terze hanno scoperto l’importanza degli ecosistemi direttamente sul territorio di Rovereto. Dopo una prima fase teorica, infatti, sono stati condotti sul lungo Leno e al parco dei cigni per poter analizzare quegli ecosistemi. Questa attività ha creato grande interesse poiché è stato come toccare con mano quanto appreso teoricamente nella spiegazione fatta in classe. E-waste: cosa portiamo in tasca. Sostenibilità, rifiuti elettronici, smartphone e consapevolezza. Potremmo riassumere con queste parole le attività svolte nelle classi quarte. I ragazzi, attraverso un quiz iniziale, sono stati introdotti nel mondo della raccolta dei rifiuti, rendendosi conto che non sempre gettavano i rifiuti nel loro apposito contenitore. Inoltre hanno fatto un tuffo nel passato scoprendo gli antenati degli attuali smartphone. L’evoluzione è evidente ed ha evidenziato il problema dello smaltimento e del riciclo dei materiali e dei componenti degli smartphone.  Il Liceo Artistico Depero, ringrazia la provincia e l’APPA per questi incontri così educativi ed interessanti: gli studenti hanno apprezzato, in particolare, l’attualità degli insegnamenti e l’aver appreso con consapevolezza! Redazione social del Depero

Premiazione concorso ITEA

Premiazione concorso ITEA

Sono tre le copertine, tra quelle realizzate dagli studenti del Liceo artistico Depero, dall’Istituto Sacro Cuore e degli Artigianelli, individuate come vincitrici del concorso Scuole in copertina, ideato da Itea, in collaborazione con gli assessorati provinciali alla salute, politiche sociali, disabilità e famiglia e all’istruzione, università e cultura, per celebrare il suo centenario. L’iniziativa ha visto il coinvolgimento delle classi 3^, 4^ e 5^ dei tre istituti superiori con indirizzo arte, grafica e design, chiamate a immaginare e poi raffigurare nella prima di copertina del n. 100 di Edilizia Abitativa, la rivista di Itea Spa, i 100 anni dell’Istituto Trentino per l’Edilizia Abitativa. Ieri, 6 dicembre, nel corso della cerimonia di premiazione, che si è tenuta presso la sede dell’APPM, dove sono stati esposti tutti i lavori realizzati dai ragazzi, sono stati proclamati i tre vincitori del concorso. La nostra studentessa Olga Zeni della 3^A indirizzo Grafica, si è aggiudicata il secondo posto  con il suo elaborato “Il territorio è casa”.  Complimenti agli studenti delle classi partecipanti (3A, 3B e 4C) e ai loro insegnanti!  Discipline Grafiche: Manuela Salvi, Maurizio Cesarini,  Fotografia: Ilaria Piazza, Type: Marina Candioli

#io leggo perché

#io leggo perché

#Io Leggo Perché Esportiamo l’inclusione con i libri! Sostegno, fragilità, identità, sofferenza, sport, coraggio, libertà sono solo alcune delle parole che sono risuonate durante il flash mob che si è svolto l’8 novembre 2022 alle ore 10  nel cortile della succursale del Liceo Depero per il contest “E-sport-iamo l’inclusione con i libri!”.  Un’ora di tempo in cui le classi prime hanno dato vita al contest al quale, seguite dalle docenti di lettere –   prof.ssa Caione, prof.ssa Rosset, prof. Ronconi e prof.ssa Todaro – hanno lavorato per un mese per condensare nelle citazioni e nello slogan il tema del contest  nell’ambito del progetto ##ioleggoperché, la più grande raccolta di libri a sostegno delle biblioteche scolastiche, organizzata dall’Associazione Italiana Editori, sostenuta dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo in collaborazione con il Ministero Istruzione. Il libro e lo sport per un futuro più inclusivo è stato infatti il  tema complesso ma attuale che ha visto al lavoro le classi del biennio del Liceo artistico “Fortunato Depero”. Al grido di “Esportiamo l’inclusione con i libri” i ragazzi e le ragazze delle prime hanno fatto sentire forte la loro voce non prima di un flash mob in cui come sculture hanno imposto la loro presenza nello spazio. A ciò è seguita una reading letteraria con la lettura di diverse citazioni sul tema dell’inclusione, dello sport e dei libri. I vari momenti del contest sono stati impreziositi dalle evoluzioni di alcune ginnaste – coordinate dal prof. Zanirato –  che hanno dato prova della loro abilità. Le classi seconde non sono state da meno ed hanno profuso il loro senso artistico nelle installazioni di design e nelle cartoline, che hanno idealmente inviato per diffondere testimonianze, messaggi, pensieri di condivisione, resilienza, riflessione, sconfitte e rivincite.  Le immagini hanno sottolineato le parole e dato forza ai temi molto sentiti dai ragazzi e dalle ragazze del Depero. Nella libreria Piccoloblu  in via Rialto è ancora possibile ammirare le installazioni di design, esposte dal 5 novembre 2022, create dalla 2°E sotto la guida della prof.ssa Pino e le loro cartoline realizzate con l’aiuto della prof.ssa Gulioso, le cartoline create dalla 2°A con l’aiuto della prof.ssa Serena Giordani, dalla 2°B e dalla 2°C sotto la guida della prof.ssa Marchiori, della 2°D  sotto la guida della prof.ssa Capitelli e della prof.ssa Todaro. È un tema difficile quello con cui gli studenti e le studentesse si sono misurati senza tirarsi indietro, attingendo alle esperienze di personaggi come Alex Zanardi, Paola Egonu, Candido Cannavò, Bebe Vio… si potrebbe continuare per molto tempo ma la cosa migliore è vedere dal vivo le creazioni delle classi seconde… vi aspettiamo in libreria! Le cartoline e gli oggetti esposti alla libreria Piccolo Blu di Rovereto Precedente Successivo Un momento del flash mob https://www.liceodepero.blog/wp-content/uploads/2022/11/4_6005771624626785313-1.mp4 Le citazioni Viviamo in un’epoca in cui si è titolati a vivere solo se perfetti. Ogni insufficienza, ogni debolezza, ogni fragilità sembra bandita. Ma c’è un altro modo per mettersi in salvo, ed è costruire, come te, Giacomo, un’altra terra, fecondissima, la terra di coloro che sanno di essere fragili. L’arte di essere fragili. Come Leopardi può salvarti la vita di Alessandro D’Avenia Uguaglianza Chi l’ha detto che noi siamo uguali?/ Tu quasi nero io quasi bianco./ A renderci uguali non basta/ che siamo compagni di banco./ Parliamo due lingue diverse/ mangiamo diverse minestre/ ci affidiamo a cieli diversi/ festeggiamo diverse le feste./ Ci addormentano fiabe diverse/ son diverse le conte del gioco/ la distanza si accorcia e si allunga/ e ogni tanto sparisce per poco./ Però tutti e due abbiamo un cuore/ un cervello, due piedi, due mani/ sangue rosso che ci rende uguali/ a miliardi di essere umani. L’alfabeto dei sentimenti, Janna Carioli e Sonia M. L. Passentini L’avventura è là che ti aspetta devi solo trovare il coraggio di spalancare la finestra e tendere le dita.  L’imprevedibile caso del del bambino alla finestra di Lisa Thompson Perdona sempre i tuoi nemici. Nulla li fa arrabbiare di più  Oscar Wilde – Ovunque di Barbara Orlandini e Gianluca Sturmann Ecco… vedi… Danilo… io non sono bravo con certe cose… mio padre non me le ha mai insegnate, mi ha sempre e solo detto di non sottomettermi mai a nessuno, ma io… io non penso di sottomettermi se… insomma… mi dispiace! sì, mi dispiace! Non volevo che andasse così!Ti chiedo scusa per come ti ho trattato, scusa per tutto questo,per questi tubi, per questa flebo. Ti prego svegliati, svegliati! Io bullo, Giusi Parisi Non c’è cancello, nessuna serratura, nessun bullone che potete regolare sulla libertà della mia mente Virginia Wolf – Ovunque di Barbara Orlandini e Gianluca Sturmann Finché avrò fiato nei polmoni, amerò. Anche dopo. Saffo – Ovunque di Barbara Orlandini e Gianluca Sturmann Identità Se sei un corvo con il becco tutto giallo/ rimani nero e non fare il pappagallo./ Se sei giraffa mostra fiera quel tuo collo/ se sei tacchino non ti trasformare in pollo./ Se sei lombrico e non vuoi aver rivali/ non ti spacciare per un cobra con gli occhiali./ E l’ippopotamo che sta leggero a galla/ non può volar come se fosse una farfalla./ Ognuno è bello quando ciò che vedi fuori/ ti rappresenta veramente i suoi colori./ Ognuno è bello per com’è, per quel che vale/ e non importa se son grilli o son cicale. L’alfabeto dei sentimenti, Janna Carioli e Sonia M. L. Passentini Per quanto si trovi lontana, ogni persona ci sta a cuore  L’anarchia spiegata ai bambini di José Antonio Emmanuel Non bisogna mai scoprirsi davanti alle persone mostrando le proprie debolezze perché sono quelle che ci rendono attaccabili. Io bullo di Giusi Parisi “Perchè non esci un pò all’aria aperta?” Avrei voluto rispondergli che c’erano molti più posti in cui potevo andare attraverso i libri. Cuori di Carta, Elisa Puricelli Guerra Darei mille sterline per poter correre veloce come te  Enrico IV, William Shakespeare   La differenza fra un sogno e un obiettivo sta nell’iniziare a lavorare per raggiungere ciò che si vuole veramente. Se sembra impossibile…

Settimana civica

Settimana civica

I progetti del Liceo Depero presentati alla Settimana Civica di Rovereto La Settimana Civica è un appuntamento nato nel 2021 per valorizzare e favorire l’incontro tra i percorsi di Educazione civica e alla cittadinanza realizzati dalle scuole e le iniziative di attivazione civica portate avanti dalla società civile. A Rovereto l’iniziativa è promossa e co-organizzata dal Comune con il supporto del Centro per la Cooperazione Internazionale e di ATAS Onlus. È l’occasione per valorizzare le esperienze di cittadini responsabili e attivi, promuovere la loro partecipazione piena e consapevole alla vita civica, culturale e sociale delle comunità e rafforzare il legame tra dimensione locale e globale. La scuola fuori dalle mura Dal 21 Aprile 2022 al 04 Maggio 2022 Progetto sperimentale di “didattica modulare” in scienze motorie – Liceo Artistico Depero Rovereto.In occasione della Seconda Settimana Civica, il Comune di Rovereto, insieme ad Atas Onlus e al Centro per la Cooperazione internazionale, ha messo in campo un progetto destinato a rendere i giovani e i cittadini sempre più protagonisti, anche attraverso la scuola. Le classi 3^, 4^ e 5^ del Depero Rovereto che nel 20-21, anche per affrontare i disagi della pandemia, hanno lavorato in MODULI di 6 ore alla volta per sviluppare l’attività motoria e sportiva scolastica, anche nel 21-22 si sono avvalsi di questo progetto di successo. Lo slogan: La SCUOLA FUORI DALLE MURA; per un’autonomia operativa dello studente, per la conoscenza del territorio, per lo sport in ambiente naturale, presso i centri sportivi della città, in valle o zone limitrofe (in territorio montano e lacustre), per un apprendimento e uno studio sempre più interdisciplinare, per una scuola al passo coi tempi. Le competenze maturate dagli studenti a seguito di tali esperienze motorie hanno assunto e, siamo convinti, assumeranno nel domani, un valore fondamentale perché favoriscono una mentalità sempre più incline a condurre stili di vita salutari, atti a contrastare patologie croniche e sedentarietà – oggi molto diffuse, a prevenire inutili costi sociali/sanitari e investire, al contrario, sul capitale umano, per l’acquisizione di una sana socialità tra i soggetti – ispirata anche all’etica e al fair play nello sport, preventiva rispetto a comportamenti devianti e malsani. La SCUOLA FUORI DALLE MURA, nella sostanza, è una soluzione esperienziale unica nel suo genere, svolta sul territorio per conoscerlo e valorizzarlo; un progetto che favorisce l’educazione alla cittadinanza e la socialità solidale, la promozione della salute e del benessere individuale, l’autonomia consapevole, al riconoscimento dei propri limiti e potenzialità nella motricità finalizzata: insomma un espediente vincente per la “nuova” scuola che vogliamo Precedente Successivo Blum Giovedì 21 aprile, presso la sede FMST – Gallerie di Piedicastello È giunto al termine il percorso su Alexander Langer, iniziato nell’autunno 2020, che ha visto coinvolti gli studenti della classe 5^B del Liceo artistico Depero, indirizzo Audiovisivi, e gli studenti di una quinta superiore del liceo scientifico di lingua tedesca di Bolzano in collaborazione con la Fondazione Museo Storico del Trentino e la Fondazione “Alexander Langer” di Bolzano. Giovedì 21 aprile, presso la sede FMST – Gallerie di Piedicastello, abbiamo partecipato all’incontro finale che ha portato le due classi a incontrarsi e discutere sui temi precedentemente approfonditi in modo separato. Il percorso didattico ha portato studenti e studentesse ad approfondire la vita e il pensiero di Alexander Langer, politico altoatesino fermo promotore di uno stile di vita che favorisse una conversione ecologica e una pacifica convivenza interetnica. Ciò è stato fatto attraverso la visione di documentari, la lettura di testi, discussioni e incontri con testimoni amici di Alexander Langer. Gli studenti delle due classi sono così riusciti a creare due cortometraggi che serviranno alla Fondazione Museo Storico del Trentino (FMTS) per valorizzare la recente acquisizione dell’Archivio Langer. L’incontro è stato caratterizzato da due momenti. Durante la prima parte, le due classi hanno presentato una propria riflessione partendo dal pensiero di Alexander Langer, proiettando i propri cortometraggi. In questa occasione gli studenti del liceo Depero hanno raccontato come conoscere e studiare la figura di Langer li abbia portati a considerarlo come un “amico”, sottolineando l’importanza delle persone che si battono per i propri ideali. Si è poi passati alla proiezione del cortometraggio “BLUM”, descrivendo come è stato creato il video a livello tecnico. Gli studenti e le studentesse del liceo di Bolzano hanno portato alla luce altri aspetti emersi dalla conoscenza di Langer. Le parole chiave dei loro cortometraggi sono state “appartenenza” e “identità”, ma hanno anche sottolineato l’importanza della ricchezza linguistica nella quotidianità. Durante la seconda fase dell’incontro gli studenti e le studentesse hanno dibattuto in gruppi su parole chiave come “identità”, “Europa” e “Trentino-Alto Adige”. L’esperienza che hanno vissuto gli studenti e le studentesse dei due licei ha mostrato così l’importanza del conoscere l’altro e del confronto. Ringraziando ancora la prof.ssa Cristoforetti per averci dato la possibilità di partecipare all’incontro, ci teniamo a segnalare che il cortometraggio realizzato dai ragazzi e dalle ragazze della classe 5^B del Liceo artistico Depero, si può trovare sul blog online qui. Federica Antonelli Quaderni Etici Dal 21 Aprile 2022 al 04 Maggio 2022 – Urban Center Rovereto Qualche giorno prima di Pasqua abbiamo avuto l’occasione di incontrare a Rovereto la professoressa Susanna Villanova del Liceo Artistico Depero, per farci raccontare un interessante progetto a cui hanno partecipato nei mesi scorsi i suoi dieci studenti e studentesse della sezione 4A del percorso quinquennale di grafica. L’occasione è stata, lo scorso 4 aprile, la presentazione degli elaborati finali sviluppati dalla classe nell’ambito del progetto “Quaderni etici, neutri e solidali”, un’iniziativa promossa dall’associazione Docenti senza Frontiere nel contesto delle attività di educazione alla cittadinanza dell’istituto.Il tema individuato per questa edizione del progetto è stato “competizione o cooperazione”. “Due termini solo apparentemente contrastanti, che possono essere riferiti a sistemi economici complessi, ma che sono riscontrabili anche a livello dei piccoli sistemi locali di crescita e di sviluppo” ha sottolineato Susanna Villanova.“L’iniziativa mira alla sensibilizzazione di studenti e studentesse di tutti i cicli scolastici sul tema della cooperazione, sia a livello globale, che come approccio attivo all’apprendimento – ci ha spiegato la professoressa…

Ex

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Cosa fare dopo il Depero? Alcune esperienze… La cosa più bella? L’ambiente, il condividere ciò che fai con persone che hanno la tua stessa passione Alessandro Morbin  Università: RUFA – Cinema (Roma) Ti dà l’occasione di raccontare la tua storia Gabriele Scudiero  Università: CSC – animazione (Torino) Scegliere lo Iuev è scegliere Venezia, il suo spirito artistico e culturale Filippo Ferro  Università: IUAV – architettura (Venezia) A chi la consiglierei? Se ti piace fare è il posto giusto  Ismaele Gregori  Università: LIBERA UNIVERSITÀ DI BOLZANO –  design (Bolzano) L’unione tra la psicologia e la grafica comunicativa Giulia Nistri  Università: SCIENZE COGNITIVE – interfacce e tecnologie della comunicazione (Rovereto) Ti dà la possibilità di sperimentare nell’ambito cinematografico in modo molto autonomo  Riccardo Pisetti  Università: RUFA – Cinema (Roma)  Venezia è una città sia grande che piccola, si ha un continuo scambio interculturale CarloAlberto Rebecchi  Università: IUAV – architettura (Venezia) Un futuro che ti crei con lo studio, ascoltando i consigli giusti e guardando la prossima curva  Ettore Calzoni  Università: IAAD – transportation design (Torino) Io sono dislessico e disgrafico, da quando sono in Isia lavoro molto, proprio in questo settore  Claudio Bolzonello  Università: ISIA – progettazione grafica e comunicazione visiva (Urbino) Una cultura artistica a 360 gradi Maddalena  Soini  Università: IUNIVERSITÀ DI VERONA – beni culturali (Verona)

Domenico Udine Nani. Nuove carte antiche

Domenico Udine Nani. Nuove carte antiche

08 Febbraio 2022 dalle 18.00 alle 19.30 | Rovereto, Palazzo Alberti Poja, Sala Belli Presentazione del volume: Domenico Udine Nani. Nuove carte antiche di Elisabetta G. RizzioliDialoga con l’autrice Cristina SegaA cura della Biblioteca civica “G. Tartarotti” Si parlerà dell’archivio Bossi Fedrigotti, fonte primaria della ricerca di Elisabetta Rizzioli.Saranno visibili in sala alcune riproduzioni (a cura del Circolo fotografico l’Immagine di Rovereto) di documenti d’archivio, di fotografie e di interni del palazzo sede della storica famiglia roveretana.La rivisitazione di Domenico Udine Nani (Rovereto 1784 – Firenze 1850), pittore frescante restauratore, aggiorna lo stato degli studi sulla committenza dei vari lavori per la chiesa saccarda della Santissima Trinità, già giuspatronato della famiglia Bossi Fedrigotti, ed intende proporre, in ordine ad una geografia dello sguardo per la tutela e la conservazione, una riflessione sulla sorte e destinazione d’uso del vicino palazzo di famiglia, imponente ed integra testimonianza culturale della storia plurisecolare del casato nobiliare. Essendo stata revocata la messa in vendita dello stabile, la dimora storica con i suoi affreschi, gli stucchi, gli arredi, le suppellettili e la prestigiosa quadreria – che conserva anche una fra le più significative pale d’altare del Nostro (la Madonna di Caravaggio, dipinta entro il mese di giugno del 1840, unolio su tela di cm 240 x 165, già sull’altare della cappella della Madonna di Caravaggio nella chiesetta saccarda) – può dunque continuare a mantenere la propria identità socioculturale di casa museo Bossi Fedrigotti, ed è forse possible pensare che gli attuali eredi in ordine ad un’imprescindibile governance di varie partnership istituzionali e finanziarie tra attori pubblici e privati possano disporre anche eventuali (e diversificate) modalità di fruizione pubblica del patrimonio artistico materiale e immateriale ivi custodito in ordine ad una cultura diffusa sul territorio. La copertina del volume: Domenico Udine Nani. Nuove carte antiche | di Elisabetta Rizzioli Elisabetta G. Rizzioli, Ph. D. Art History all’Università di Pisa, docente presso il Liceo Depero di Rovereto, giornalista pubblicista, socia dell’Accademia Roveretana degli Agiati, è storica dell’arte ed i suoi interessi di ricerca vertono principalmente sull’arte italiana ed europea tra Cinquecento eOttocento, con particolare attenzione alle questioni figurative e plastiche neoclassico-romantico-puriste. Ha pubblicato le seguenti monografie: Domenico Udine Nani 1784-1850, Osiride, Rovereto 2003 (con il successivo ampliamento Domenico Udine Nani 1784-1850. Aggiunte al catalogo delle opere, Osiride, Rovereto 2004); Antonio Rosmini Serbati conoscitore d’arte, La Garangola, Padova 2008; Archimede. Immagini, iconografie e metafore dello scienziato siracusano dal Cinquecento all’Ottocento. Filosofia e scienza fra valori simbolici e paradigmatici, Osiride, Rovereto 2013; L’officina di Leopoldo Cicognara. La creazione delle immagini per la Storia della Scultura, Osiride, Rovereto 2016; La «Collezione di tutti i disegni originali che hanno servito per intagliare le tavole della Storia della Scultura di Leopoldo Cicognara» (Vat. lat. 13748), Biblioteca Apostolica Vaticana, Città del Vaticano 2016 («Studi e testi», 509); Enrico Morelli. Un testo in pietra per la chiesa di San Michele Arcangelo a Montemagno di Camaiore, Osiride, Rovereto 2017; Domenico Udine Nani. Nuove carte antiche, Osiride, Rovereto 2019, numerosi saggi in riviste specializzate, atti di convegni, collane editoriali, miscellanee e cataloghi.

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