Bruma

Bruma

BRUMA Cortometraggio nell’ambito del concorso “Come ripartiamo” promosso da Fondazione Caritro Valle di montagna, 2015 Luca è un ragazzo di 18 anni, lavora con suo padre Michele nel Gasthof di famiglia, anche se vorrebbe lasciare la valle e studiare in città. Dopo l’ennesimo litigio con Michele, l’inaspettato arrivo al Gasthof della zia Luciana cambia le cose. Dialogando con lei, Luca trova la forza per affrontare il padre. L’indomani Luca saluta la madre e scappa in città con Luciana, Michele all’oscuro della fuga del figlio, durante la caccia mattutina capisce di dovergli dare l’opportunità di scegliere. Un corto che parla del coraggio e della libertà di crescere Backstage Precedente Successivo Busa Film Festival: il Liceo artistico Depero si distingue per il livello dei suoi cortometraggi Il BFF – Busa Film Fest, il giovane festival di cortometraggi giunto alla sua terza edizione, ha premiato il cortometraggio Bruma, scritto e realizzato in tutte le sue fasi dagli studenti del Liceo artistico F. Depero di Rovereto. Nella bellissima location del parco Nelson Mandela ad Arco, durante le giornate del 9/10 luglio, Bruma ha superato la selezione ufficiale del Festival e si è aggiudicato il Premio del Pubblico come miglior cortometraggio per la giuria popolare.  Il film è parte di un progetto didattico di Alternanza Scuola Lavoro realizzato dalla classe 5^B Audiovisivi-Multimedia, fresca di diploma, a cura della prof.ssa Margherita Micheli (coordinatrice di Dipartimento) e del docente del Depero Jordi Penner, grazie al finanziamento della Fondazione CARITRO nell’ambito del concorso “Come ripartiamo?”, volto a favorire il ritorno alla normalità dopo la prima fase dell’emergenza pandemica.  E in effetti per i ragazzi ed i loro docenti è stato emozionante tornare a lavorare in una dimensione di concretezza e socialità, e lo stesso soggetto del film è sintomatico del bisogno di ricominciare a proiettarsi nel futuro. Tutte le fasi della realizzazione del corto sono opera degli studenti, dal soggetto originale, passando per la sceneggiatura fino ai momenti cruciali delle riprese, alle quali hanno partecipato gli attori Raffaella Anzalone e Giovanni Vettorazzo e la giovane promessa trentina del cinema italiano Matteo Santorum, il quale ha prestato il suo volto al protagonista, Luca. La storia è quella di un classico conflitto generazionale tra un ragazzo trentino, che sogna di studiare in una grande città e fare esperienze, e il padre tradizionalista e un po’ burbero che lo vorrebbe trattenere tra le montagne, ancorato all’attività di famiglia. Il tutto raccontato con sensibilità, originalità e partecipazione emotiva dagli studenti del quinto anno, chiamati di lì a poco a compiere scelte importanti per la loro vita, proprio come Luca. Dopo le riprese è seguita la fase di post produzione e comunicazione, anch’essa curata in tutte le sue parti dai ragazzi che ne hanno determinato ogni aspetto, dal montaggio, alla musica fino alla locandina originale.  Ma non è finita qui per il Depero. Al BFF è stato inoltre presentato “fuori concorso” il cortometraggio La rovesciata, anche questo un progetto di ASL e di Educazione alla cittadinanza, realizzato dalla classe 5C, indirizzo Audiovisivi, con il prof. Giuliano Panaroni, su commissione del Lotta Club Rovereto con il duplice scopo di promuovere la cultura dello sport della lotta, in occasione della coppa Italia e come omaggio a Luciano Debiasi, il quale ha fondato il club roveretano cinquanta anni fa, dedicando una vita a questo sport e soprattutto ai giovani. Il video racconta la vicenda di un giovane campione, Giulio, costretto ad abbandonare la lotta per un infortunio, ma che poi torna a lottare, motivato da un amico, diventando poi un campione ed allenatore. Nel corto il Giulio adulto è interpretato da Thomas Anesi che è stato appunto campione del mondo negli anni ‘90.

Quaderni etici

Quaderni etici

Quaderni etici, neutri e solidali Classe 4A – grafica Si è svolta lunedì 4 aprile 2022 al Liceo Depero la presentazione degli elaborati della classe 4A grafica, sviluppati nell’ambito del progetto: “Quaderni etici, neutri e solidali”. L’iniziativa rientra nelle attività di educazione alla cittadinanza dell’istituto, è promossa dall’associazione Docenti senza Frontiere ed è mirata alla sensibilizzazione degli studenti di tutti i cicli scolastici sul tema della cooperazione, sia a livello globale (l’associazione promuove azioni di supporto economico e didattico in paesi in via di sviluppo) che come approccio attivo all’apprendimento.  Gli studenti hanno elaborato delle proposte per le copertine dei nuovi “quaderni etici” che saranno distribuiti dal prossimo anno scolastico e serviranno a finanziare azioni concrete dell’associazione a livello nazionale ed internazionale, oltre che a portano nelle scuole aderenti messaggi etici e d’ispirazione per le nuove generazioni. Il tema individuato per questa edizione dei quaderni etici è “competizione o cooperazione”, due termini solo apparentemente contrastanti, che possono essere riferiti a sistemi economici complessi ma riportabili anche a piccoli sistemi locali di crescita e di sviluppo. Gli studenti hanno assistito ad una conferenza online, nel mese di febbraio, parallela tra istituti scolastici aderenti al progetto dove l’argomento è stato esposto da Laura Ambrosi e Danila Buffoni di Docenti Senza Frontiere e dall’economista Michele Dorigatti della Fondazione Don Lorenzo Guetti.  Il lavoro fatto in classe ha visto i ragazzi collaborare nell’analisi e nella ricerca dell’argomento, per sviluppare poi delle proposte individuali. Sono stati coinvolti i docenti di indirizzo, Federico Lanaro, Susanna Villanova, Maurizio Cesarini e l’insegnante di lettere Fabiana Caione. Al termine della presentazione degli studenti la presidente dell’associazione Docenti Senza Frontiere, Danila Buffoni ha espresso gratitudine agli studenti per l’apporto al progetto. Ha evidenziato l’importanza del “sapere agito” e della condivisione dello stesso tra vari cicli scolastici. L’associazione vuole in questo modo dimostrare che l’istruzione può cambiare la mentalità delle persone e creare un mondo più etico, pacifico e globale. Precedente Successivo Esposizione delle proposte durante la Settimana Civica del Comune di Rovereto

Settimana civica

Settimana civica

I progetti del Liceo Depero presentati alla Settimana Civica di Rovereto La Settimana Civica è un appuntamento nato nel 2021 per valorizzare e favorire l’incontro tra i percorsi di Educazione civica e alla cittadinanza realizzati dalle scuole e le iniziative di attivazione civica portate avanti dalla società civile. A Rovereto l’iniziativa è promossa e co-organizzata dal Comune con il supporto del Centro per la Cooperazione Internazionale e di ATAS Onlus. È l’occasione per valorizzare le esperienze di cittadini responsabili e attivi, promuovere la loro partecipazione piena e consapevole alla vita civica, culturale e sociale delle comunità e rafforzare il legame tra dimensione locale e globale. La scuola fuori dalle mura Dal 21 Aprile 2022 al 04 Maggio 2022 Progetto sperimentale di “didattica modulare” in scienze motorie – Liceo Artistico Depero Rovereto.In occasione della Seconda Settimana Civica, il Comune di Rovereto, insieme ad Atas Onlus e al Centro per la Cooperazione internazionale, ha messo in campo un progetto destinato a rendere i giovani e i cittadini sempre più protagonisti, anche attraverso la scuola. Le classi 3^, 4^ e 5^ del Depero Rovereto che nel 20-21, anche per affrontare i disagi della pandemia, hanno lavorato in MODULI di 6 ore alla volta per sviluppare l’attività motoria e sportiva scolastica, anche nel 21-22 si sono avvalsi di questo progetto di successo. Lo slogan: La SCUOLA FUORI DALLE MURA; per un’autonomia operativa dello studente, per la conoscenza del territorio, per lo sport in ambiente naturale, presso i centri sportivi della città, in valle o zone limitrofe (in territorio montano e lacustre), per un apprendimento e uno studio sempre più interdisciplinare, per una scuola al passo coi tempi. Le competenze maturate dagli studenti a seguito di tali esperienze motorie hanno assunto e, siamo convinti, assumeranno nel domani, un valore fondamentale perché favoriscono una mentalità sempre più incline a condurre stili di vita salutari, atti a contrastare patologie croniche e sedentarietà – oggi molto diffuse, a prevenire inutili costi sociali/sanitari e investire, al contrario, sul capitale umano, per l’acquisizione di una sana socialità tra i soggetti – ispirata anche all’etica e al fair play nello sport, preventiva rispetto a comportamenti devianti e malsani. La SCUOLA FUORI DALLE MURA, nella sostanza, è una soluzione esperienziale unica nel suo genere, svolta sul territorio per conoscerlo e valorizzarlo; un progetto che favorisce l’educazione alla cittadinanza e la socialità solidale, la promozione della salute e del benessere individuale, l’autonomia consapevole, al riconoscimento dei propri limiti e potenzialità nella motricità finalizzata: insomma un espediente vincente per la “nuova” scuola che vogliamo Precedente Successivo Blum Giovedì 21 aprile, presso la sede FMST – Gallerie di Piedicastello È giunto al termine il percorso su Alexander Langer, iniziato nell’autunno 2020, che ha visto coinvolti gli studenti della classe 5^B del Liceo artistico Depero, indirizzo Audiovisivi, e gli studenti di una quinta superiore del liceo scientifico di lingua tedesca di Bolzano in collaborazione con la Fondazione Museo Storico del Trentino e la Fondazione “Alexander Langer” di Bolzano. Giovedì 21 aprile, presso la sede FMST – Gallerie di Piedicastello, abbiamo partecipato all’incontro finale che ha portato le due classi a incontrarsi e discutere sui temi precedentemente approfonditi in modo separato. Il percorso didattico ha portato studenti e studentesse ad approfondire la vita e il pensiero di Alexander Langer, politico altoatesino fermo promotore di uno stile di vita che favorisse una conversione ecologica e una pacifica convivenza interetnica. Ciò è stato fatto attraverso la visione di documentari, la lettura di testi, discussioni e incontri con testimoni amici di Alexander Langer. Gli studenti delle due classi sono così riusciti a creare due cortometraggi che serviranno alla Fondazione Museo Storico del Trentino (FMTS) per valorizzare la recente acquisizione dell’Archivio Langer. L’incontro è stato caratterizzato da due momenti. Durante la prima parte, le due classi hanno presentato una propria riflessione partendo dal pensiero di Alexander Langer, proiettando i propri cortometraggi. In questa occasione gli studenti del liceo Depero hanno raccontato come conoscere e studiare la figura di Langer li abbia portati a considerarlo come un “amico”, sottolineando l’importanza delle persone che si battono per i propri ideali. Si è poi passati alla proiezione del cortometraggio “BLUM”, descrivendo come è stato creato il video a livello tecnico. Gli studenti e le studentesse del liceo di Bolzano hanno portato alla luce altri aspetti emersi dalla conoscenza di Langer. Le parole chiave dei loro cortometraggi sono state “appartenenza” e “identità”, ma hanno anche sottolineato l’importanza della ricchezza linguistica nella quotidianità. Durante la seconda fase dell’incontro gli studenti e le studentesse hanno dibattuto in gruppi su parole chiave come “identità”, “Europa” e “Trentino-Alto Adige”. L’esperienza che hanno vissuto gli studenti e le studentesse dei due licei ha mostrato così l’importanza del conoscere l’altro e del confronto. Ringraziando ancora la prof.ssa Cristoforetti per averci dato la possibilità di partecipare all’incontro, ci teniamo a segnalare che il cortometraggio realizzato dai ragazzi e dalle ragazze della classe 5^B del Liceo artistico Depero, si può trovare sul blog online qui. Federica Antonelli Quaderni Etici Dal 21 Aprile 2022 al 04 Maggio 2022 – Urban Center Rovereto Qualche giorno prima di Pasqua abbiamo avuto l’occasione di incontrare a Rovereto la professoressa Susanna Villanova del Liceo Artistico Depero, per farci raccontare un interessante progetto a cui hanno partecipato nei mesi scorsi i suoi dieci studenti e studentesse della sezione 4A del percorso quinquennale di grafica. L’occasione è stata, lo scorso 4 aprile, la presentazione degli elaborati finali sviluppati dalla classe nell’ambito del progetto “Quaderni etici, neutri e solidali”, un’iniziativa promossa dall’associazione Docenti senza Frontiere nel contesto delle attività di educazione alla cittadinanza dell’istituto.Il tema individuato per questa edizione del progetto è stato “competizione o cooperazione”. “Due termini solo apparentemente contrastanti, che possono essere riferiti a sistemi economici complessi, ma che sono riscontrabili anche a livello dei piccoli sistemi locali di crescita e di sviluppo” ha sottolineato Susanna Villanova.“L’iniziativa mira alla sensibilizzazione di studenti e studentesse di tutti i cicli scolastici sul tema della cooperazione, sia a livello globale, che come approccio attivo all’apprendimento – ci ha spiegato la professoressa…

Itinerari deperiani

Itinerari deperiani

Passeggiate fuoriporta con Depero   “Itinerari deperiani. Passeggiate fuoriporta” è un progetto realizzato in collaborazione con l’Archivio del ‘900 che ha coinvolto gli studenti delle classi quarte del Liceo artistico “Depero” di Rovereto a partire dall’anno scolastico 2017/2018.Lo scopo era quello di valorizzare la figura di Depero attraverso la “riscoperta” delle sue passeggiate nei dintorni di Rovereto. Di queste escursioni l’artista ha lasciato significative testimonianze conservate nel Fondo Depero del Mart: schizzi, disegni, dipinti, lettere e appunti che descrivevano scorci e paesaggi che lo avevano particolarmente impressionato. Ripercorrere questi itinerari può essere l’occasione per far conoscere il territorio attraverso gli occhi di Depero, rilevandone anche le trasformazioni che ha subito nel corso del tempo. Gli studenti, attraverso una modalità didattica innovativa, hanno avuto l’opportunità di affrontare la vicenda artistica e professionale di Depero. Presso l’Archivio del ‘900 coordinati dagli esperti del museo, hanno condotto un lavoro di ricerca e di uso delle fonti che aveva come obiettivo la realizzazione di un prodotto comunicativo. In un secondo tempo le “esplorazioni” sul territorio, documentate con fotografie dagli studenti, hanno permesso di verificare le conoscenze acquisite e proporre le prime soluzioni progettuali. Un “compito di realtà”, quindi, che rientra a buon diritto anche nell’Alternanza Scuola Lavoro, poiché permette agli studenti di sperimentare le competenze acquisite nel percorso curricolare degli indirizzi di Grafica, Design e Audiovisivi, in funzione di un progetto rivolto all’intera classe, su richiesta di una committenza esterna.Il risultato è stato la creazione di due itinerari con relative mappe e segnaletica. Rovereto > Noriglio Il primo – da Rovereto a Noriglio – da percorrere a piedi partendo dal Museo Depero, è caratterizzato da otto punti di interesse lungo il percorso, opportunamente illustrati con disegni, fotografie, immagini che potranno rendere più stimolante l’esperienza del visitatore che la utilizzerà. Noriglio > Serrada Precedente Successivo Il secondo itinerario invece – il cui progetto è stato presentato al Mart lo scorso 4 novembre 2021, nell’ambito della mostra dedicata a Depero  – va da Noriglio a Serrada, “eremo alpestre” dell’artista nel quali visse momenti di grande ispirazione immerso in un “paesaggio cangiante” paradisiaco e selvaggio al contempo, che spesso rappresentò nelle sue opere. Gli studenti di Discipline grafiche hanno realizzato il logo degli itinerari, le  icone dei punti di interesse, le immagini fotografiche, le grafiche complete della mappa e la mappa stessa. La mappa del secondo itinerario è diventata anche la copertina di uno sketch book distribuito dall’APT.  Le classi di Design hanno progettato un totem informativo e alcune proposte di sedute per punti panoramici individuati lungo il percorso. L’indirizzo Audiovisivi, infine, ha dato voce e interpretato gli scritti di Depero che attualmente accompagnano le tappe con una audioguida presente sulla piattaforma di izi.travel.

Medaglia di palazzo Schicardt / Museo della Città

Medaglia di palazzo Schicardt / Museo della Città

Domenica 10 ottobre 2021 è avvenuta la premiazione del concorso per la realizzazione della medaglia dedicata a palazzo Sichardt – Museo della Città – in occasione della XXVI Mostra sociale filatelica, numismatica e cartofilia, che ha avuto luogo all’Urban Center di Rovereto dall’8 al 10 ottobre 2021. La premiazione corona il lavoro svolto, a partire dall’anno scolastico 2020-2021, dai ragazzi delle classi 1A, 1B, 1C e 1D e dai loro docenti di discipline plastiche Luigi Cocciola, Fabiola Riela e Luisa Vanzetta. Ben 48 alunni avevano presentato il proprio elaborato e data l’ottima qualità generale dei lavori non dev’essere stato facile scegliere per la Commissione costituita dal Circolo, composta dal prof. Mario Cossali, dal presidente del circolo Marco Turella e dal segretario Nereo Costantini, riunitasi presso la succursale del Liceo artistico F. Depero lo scorso 23 giugno. Dopo un attento esame, i lavori selezionati sono stati quelli di tre studentesse dell’attuale 2^B, ossia Compare Chiara, Siroli Lisa e Zanella Ilaria. La medaglia di Chiara, la prima classificata, è stata poi coniata in bronzo proprio in occasione della XXVI mostra appena conclusa. La commissione del circolo numismatico ha reso note le motivazioni della scelta: “la capacità di tenere assieme la molteplicità di interessi del museo civico-della città in un quadro unitario plastico vivace, nel quale i diversi elementi risaltano in ogni caso nella loro singolare pienezza”. Complimenti vivissimi a Chiara e ai suoi insegnanti! Chiara Campare – classe1B Precedente Successivo Link del progetto: Fondazione Museo Civico di Rovereto | Circolo Culturale Numismatico – Filatelico Roveretano

Poster Rotary

Poster Rotary

Anche quest’anno i distretti italiani del Rotary International hanno bandito il Concorso Nazionale Rotary  “Legalità e cultura dell’Etica”, finalizzato a favorire negli studenti delle scuole secondarie di primo e di secondo grado azioni positive per lo sviluppo di una coscienza etica, consapevole e coerente con i principi della legalità. Considerando la pandemia, che ha preso il controllo delle nostre vite da più di un anno, il tema prescelto per questa edizione del concorso non avrebbe potuto essere più attuale e più delicato: “Emergenza sanitaria ed economica tra diritti, libertà sospese, solidarietà e interessi comuni: il ruolo delle istituzioni e dei cittadini”. I più giovani sanno bene quanto sia costato rispettare le regole, agire per il bene della collettività e allo stesso tempo convivere con i propri bisogni di socialità, di relazioni, di esperienze ed è forse per questa ragione che gli studenti della V A del Liceo artistico F. Depero di Rovereto hanno accolto la proposta di partecipare al concorso con entusiasmo, quasi con un senso di liberazione.  “Affrontare questo momento difficile ci ha fatto riflettere, tanto che, per quest’anno ‘in sospeso’, abbiamo sentito il bisogno di aprirci. Questo periodo di lockdown ha accumulato in noi dei macigni talmente grandi che più tentiamo di ignorarli, più ne veniamo sopraffatti”, si legge nel manifesto di presentazione, “di che cosa abbiamo davvero bisogno? Beh..di buttare fuori tutto, tutto quanto, tutte le frustrazioni e le paure!”. E lo hanno fatto, con profondità, senso critico, originalità e con lo sguardo sempre rivolto alla nostra Costituzione. Il bando, infatti, richiedeva l’ideazione e la realizzazione di diversi elaborati sulle suddette tematiche, sotto forma di racconti brevi, articoli, manifesti, cortometraggi, fotografie ecc. Nel nostro caso il genere prescelto è stato il manifesto, in conformità con le specificità formative dell’indirizzo della classe coinvolta, ossia Discipline grafiche. La prof.ssa Maria Eletta Baroni, referente del progetto, ha guidato i ragazzi nelle fasi progettuali e nella realizzazione finale dei poster, 17 in tutto, tra i quali è stato davvero difficile selezionare i migliori, vista la loro qualità e forza espressiva. Tuttavia il bando prevedeva che gli Istituti scolastici scegliessero gli elaborati migliori e più originali dei loro studenti, fino ad un massimo di quattro per ogni classe, per concorrere poi alla selezione nazionale, e così è stato. A malincuore gli altri 13 manifesti sono rimasti nel cassetto, finché il confronto tra la docente, gli studenti e la Dirigente Daniela Simoncelli, che ha sostenuto fortemente il progetto sin dall’inizio, ha permesso di realizzare il desiderio di darne visibilità alla cittadinanza di Rovereto, in modo che potessero diventare spunto di riflessione per tutti.  Grazie al patrocinio del Comune di Rovereto, tramite l’assessora alla Cultura, Creatività giovanile e Innovazione Micol Cossali, al contributo del dr. Alessandro Piccoli del Rotary Club di Rovereto e del dr. Valter Baldassi referente del Rotary Triveneto,  i 17 poster (di dimensione 70×100 cm) saranno esposti a Rovereto in via Roma a partire dalla fine di maggio e resteranno visibili fino al mese di settembre 2021. La premiazione del Concorso Rotary Nazionale, invece, avrà luogo a Roma il 19 giugno: chissà che uno dei vincitori non sia tra i poster di Rovereto! Precedente Successivo

Design, archivio del 900

Design, archivio del 900

Depero e il design: gli studenti del liceo artistico all’Archivio del’900 per ispirarsi all’artista trentino A conclusione dell’anno scolastico gli studenti delle classi 3 A e 3 D dell’indirizzo Design del Liceo artistico “Depero” di Rovereto hanno presentato i prodotti realizzati nell’ambito del progetto “Depero e il design: la seduta”. L’esperienza, che rientra nelle attività di Alternanza Scuola Lavoro, è stata sviluppata con l’Archivio del 900 del Mart, con il quale nel corso degli anni si è consolidato un importante rapporto di collaborazione come testimoniano alcuni progetti quali la Casa Elettrica o gli Itinerari deperiani.In questo caso gli spazi dell’Archivio del ‘900 sono diventati per gli studenti un vero ambiente di apprendimento non formale, che si integra in maniera organica con il processo formativo che avviene a scuola. Le classi divise in piccoli gruppi hanno lavorato coordinati dai docenti e dai referenti dell’archivio. Dopo aver approfondito la vicenda artistica di Depero, anche attraverso i materiali originali conservati nel Fondo Depero e la visita alla Casa d’Arte Futurista Depero, il lavoro si è concentrato su alcuni manufatti di proprietà del Museo: due sedie per il Cabaret del Diavolo.Ogni studente ha svolto un’attività di ricerca, rilievo e documentazione del manufatto di Depero, allo scopo di sviluppare una proposta progettuale nuova. A partire dalla rielaborazione dell’oggetto attraverso l’osservazione e il ridisegno l’idea è stata sviluppata in un iter progettuale completo fino ad arrivare al progetto scelto restituito nella modellazione 3d e in modellistica. L’Archivio del ‘900 ha fornito le riproduzioni dei materiali documentari ed un importante supporto nel corso delle diverse fasi del lavoro. Le sedie deperiane con le loro forme e colori hanno ispirato agli studenti soluzioni diverse ed originali: tavolino da salotto, libreria, armadio, lampada, chaise longue, altalena.In occasione dell’incontro, che ha avuto luogo lunedì 3 giugno, ogni studente ha presentato ai referenti dell’Archivio in veste di ipotetici “committenti” esterni, il prodotto realizzato attraverso elaborati grafici completi, rendering e documentazione fotografica dei modellini realizzati, spiegando scelte e soluzioni adottate. Innovazione didattica e flessibilità caratterizzano l’indirizzo “design” del liceo Depero e quindi anche questa esperienza formativa, che ha offerto agli studenti l’opportunità di conoscere il luogo dove si conservano gli archivi di alcuni dei protagonisti della storia dell’architettura e del design del Novecento italiano e le professionalità che vi operano. Al tempo stesso ha favorito un lavoro d’integrazione tra le discipline storico-artistiche e progettuali secondo una modalità che favorisce lo sviluppo delle competenze attraverso “compiti di realtà”.

Logo Rotaract

Logo Rotaract

Premiato il Liceo Depero per il nuovo logo Rotaract Martedì 23 febbraio si è tenuta la cerimonia ufficiale di premiazione del vincitore del progetto lanciato dal Rotaract Club di Rovereto – Riva del Garda assieme al Liceo Depero per la creazione del nuovo logo del Club. Ai ragazzi della classe 5C del percorso di grafica, guidati dal Professor Maurizio Cesarini, è stato chiesto di sviluppare un logo che potesse rappresentare le due città trentine in cui l’associazione giovanile di volontariato Rotaract opera. La sfida lanciata ai ragazzi non era facile viste le diverse identità delle città di Rovereto e Riva del Garda, ma dopo una serie di consultazioni fra i membri del Rotaract Club, è stato finalmente decretato il logo vincente, realizzato da una studentessa: il simbolo grafico elaborato deriva dalla fusione di due elementi architettonici di chiara ispirazione deperiana: la cupola del Mart a Rovereto e la Torre Apponale di Riva del Garda. La scelta di tali elementi visivi è riconducibile al fatto che entrambi sono rappresentativi delle due città. Il simbolo grafico, infatti, è inscritto all’interno di un cerchio – che è associato alla cupola del Mart – per comunicare condivisione ed unità d’intenti. Il Rotaract Club si è detto estremamente soddisfatto della scelta finale fatta e verserà una donazione alla scuola che servirà per l’acquisto di materiale didattico. La Past Presidente del Rotaract Club Rovereto – Riva del Garda, Serena Galli, che ha seguito in primis il service, ha dichiarato a nome di tutto il club di essere rimasta piacevolmente colpita dallaqualità e creatività dei lavori presentati e dalla professionalità con cui tutti i ragazzi hanno preso parte al progetto. Il logo scelto, realizzato da una studentessa della classe 5C Il logo scelto, realizzato da una studentessa della classe 5C Precedente Successivo

Scegli da che parte stare

Scegli da che parte stare

Dalla Sicilia al cuore dell’Europa: “Scegli da che parte stare”. Un percorso di Educazione civica con due docenti d’eccezione al Liceo Depero “Scegli da che parte stare” è il titolo perentorio di un progetto di educazione civica rivolto alle classi terze e quarte del Liceo artistico F. Depero di Rovereto, sui temi del diritto alla cittadinanza e dell’arte come strumento di sensibilizzazione rispetto ad esso. Il primo appuntamento ha avuto luogo mercoledì 14 aprile con il prof. Vincenzo Antonelli, docente di diritto amministrativo presso la Facoltà di Economia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma, già lo scorso anno intervenuto tempestivamente in una videoconferenza per il Depero sul tema della “Libertà in emergenza”, toccando quindi un problema in quel momento particolarmente sentito dai ragazzi.  Antonelli, con la passione e l’efficacia comunicativa che lo contraddistinguono, ha fornito un approccio giuridico al problema delle migrazioni, per “guardare il mondo con la lente del diritto”. Il giurista è partito dal suo vissuto, con il toccante racconto di alcuni eventi degli anni ‘90, dai misteriosi indumenti (che si seppero poi abbandonati dai migranti appena approdati a terra), ritrovati dal padre sotto gli alberi di limoni e mandorle, nei pressi di Avola, all’impegno di Don Carlo D’Antoni nella baraccopoli di Cassibile, fino al naufragio di Capo Passero del Natale del 1996, il primo di una lunga serie e il primo caso a sollevare le coscienze e ad aprire il dibattito pubblico sul problema delle migrazioni nel nostro Paese. Perché ancora oggi, tra chi intraprende la traversata per fuggire da guerra, fame, povertà, mancanza di libertà, sopravvivono solo i più forti: gli altri “se li mangia il deserto”, “se li prende in mare”, spiega Antonelli, arrivando così a chiarire il titolo del progetto. “Scegli da che parte stare” vuol dire poter scegliere dove vivere con il riconoscimento dei pieni diritti, perché questo è, almeno in origine, il concetto di cittadinanza: “il diritto ad avere diritti”. Nella storia, continua Antonelli, possiamo trovare molti esempi che dimostrano come negare la cittadinanza significhi trasformare le persone in numeri, senza diritti e identità, arrivando così al paradosso di “usare la cittadinanza per discriminare”. Risulta chiaro il riferimento ad Hannah Arendt, che ne “Le origini del totalitarismo” sancì che “il diritto ad avere diritti, o il diritto di ogni individuo ad appartenere all’umanità, dovrebbe essere garantito dall’umanità stessa”. Si tratta in definitiva, conclude Antonelli, di “una cittadinanza universale, che superi i confini degli stati nazionali a cui oggi è ancora ancorata la cittadinanza legale ed abbracci l’insieme dei diritti costituenti il patrimonio di ogni persona, indipendentemente dalla sua provenienza, l’insieme di quei diritti umani che garantiscono la dignità di ogni persona”. In sostanza, “la via per la cittadinanza è la via per i diritti umani”.  Elia Li Gioi, Avola (SR) Elia Li Gioi, Museo dei migranti, Bruxelles Il secondo incontro ha avuto luogo lunedì 19 aprile con l’artista e docente di Storia dell’arte Elia Li Gioi e la dott.ssa Loredana Marchi, direttrice del Museo dei Migranti di Bruxelles, dove sono esposte alcune delle opere più importanti di Li Gioi. La peculiarità delle sue sculture consiste proprio nel riuso dei rottami delle imbarcazioni che trasportarono i migranti verso le coste siciliane. Ed è proprio la Sicilia la terra d’origine di Antonelli e Li Gioi i quali, nella loro vita e nella loro carriera, hanno fatto tesoro con impegno civico ed umanità di quanto sperimentato e visto con i propri occhi negli anni della loro infanzia e adolescenza, quando assistettero ai primi sbarchi e alle prime tragedie che, ormai, sono diventate tristemente frequenti. Li Gioi, con le sue opere che vogliono “smuovere le coscienze” rispetto ai drammi che animano anche il nostro presente, ha parlato ai ragazzi del suo percorso umano ed artistico, sottolineando l’importanza di umanizzare gli spazi ed i tempi dell’arte, della politica, di ogni manifestazione del vivere. E qui entra in campo anche la seconda accezione del titolo del progetto: perché quello “scegli da che parte stare” è anche un richiamo alle nostre coscienze, è un invito a non restare indifferenti, a non macchiarsi di ignavia, a prendere una posizione. Come ha fatto Li Gioi, da sempre impegnato a favore dell’inclusione sociale e della promozione della cultura e della solidarietà, tanto che è stato nominato Cavaliere al Merito della Repubblica Italiana dal Presidente Sergio Mattarella nel 2019, mentre il neonato Museo dei migranti di Bruxelles ha allestito un’intera ala sul tema della migrazione dei popoli nel Mediterraneo, raccontata attraverso le sue tele e soprattutto i suoi “assemblage” polimaterici, realizzati a partire dai legni e pezzi di metallo dei barconi con cui i migranti sono approdati, o hanno tentato di approdare, sulle coste siciliane.  In collegamento da Bruxelles, la direttrice italiana del nuovo Museo, la dott.ssa Loredana Marchi, ha condiviso con gli studenti del Depero la sua esperienza di insegnante della lingua madre per i figli degli immigrati italiani in Belgio, grazie alla quale si è avvicinata al mondo del volontariato per l’integrazione culturale dei migranti – non solo italiani – attraverso l’associazione Foyer ed ora con l’istituzione del Museo dei migranti che, come dice Li Gioi, è una sorta di monito nel cuore dell’Europa affinché non si dimentichi o, peggio, si neghi un giorno la tragedia dei migranti in atto nel nostro tempo. D’altra parte anche le sue opere d’arte vogliono essere testimoni, sono dei totem che “raccolgono la storia dei popoli, segni del nostro tempo”. La direttrice del Museo insiste con i ragazzi sull’importanza di scegliere da che parte stare rispetto al drammatico problema delle migrazioni, che coinvolgono anche tanti loro coetanei in cerca di libertà ed opportunità.  Gli studenti hanno seguito con grande attenzione e partecipazione ed hanno posto molte domande soprattutto di tipo artistico. Ad affascinarli sono stati la tecnica dell’assemblaggio e lo stesso processo creativo che rianima, con una nuova vita e un nuovo significato, materiali destinati allo smaltimento. L’artista ha risposto ai quesiti sostenendo che quei “rifiuti speciali”, provenienti dai relitti dei barconi, lo hanno chiamato con la forza delle speranze, delle sofferenze e…

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