CASA NATALE ANTONIO ROSMINI

CASA NATALE ANTONIO ROSMINI

Loghi Antonio Rosmini Classe 4B Il legame tra Rosmini e Rovereto è profondo, non solo per essere la sua città natale, ma anche per la presenza della Casa Rosmini, situata nel centro storico della città. Questo edificio, oggi sede di un museo e centro culturale, è stato la casa natale del filosofo e conserva numerosi oggetti personali, scritti, manoscritti e una ricca biblioteca. La Casa Rosmini non è solo un luogo della memoria, ma anche un centro di studio e approfondimento sul pensiero rosminiano. Vi si tengono conferenze, mostre temporanee e incontri culturali che mantengono vivo il dialogo tra il passato e il presente, tra la riflessione filosofica e le sfide contemporanee. Visitare la Casa Rosmini significa immergersi nella vita e nel pensiero di un uomo che ha dedicato la propria esistenza alla ricerca della verità, al servizio della Chiesa e all’impegno per una società più giusta e spiritualmente consapevole. Nel solco del legame tra cultura, educazione e territorio, la Casa Rosmini di Rovereto è recentemente diventata protagonista di un interessante progetto didattico e creativo, promosso in collaborazione con il Liceo Artistico Fortunato Depero. Gli studenti della classe 4B, indirizzo grafico, sono stati coinvolti in un percorso di studio e reinterpretazione dell’identità visiva della Casa Rosmini, con l’obiettivo di progettare una nuova proposta di logo. Il progetto ha unito storia, ricerca e creatività. Dopo una visita guidata alla Casa Rosmini e un’attenta analisi della figura del filosofo, gli studenti hanno esplorato i valori che essa rappresenta: spiritualità, conoscenza, dialogo, impegno civile. A partire da questi concetti, ogni alunno ha elaborato una propria proposta grafica, dando forma visiva a un’identità che fosse al tempo stesso moderna e rispettosa del significato storico e culturale del luogo. I loghi proposti sono il frutto di un lavoro collettivo e multidisciplinare, che ha unito competenze artistiche, tecniche di design e riflessione concettuale. Ciascun elaborato racconta un punto di vista diverso sul pensiero rosminiano: alcuni si ispirano all’architettura della casa, altri all’idea di luce e verità, altri ancora alle opere filosofiche e alla figura del fondatore dell’Istituto della Carità. Logo Casa Natale Antonio Rosmini Logo selezionato Alessandra Porru  Proposte Loghi

ERASMUS MONACO

ERASMUS MONACO

Erasmus Monaco Classe 4B I ragazzi della classe 4B del Liceo Fortunato Depero di Rovereto (TN) sono stati accolti dalla città di Monaco con un bellissimo cielo azzurro.Dopo aver posato le valigie in ostello, gli alunni si sono recati a Karlsplatz dove hanno potuto ammirare le architetture neoclassiche e neobarocche. Passando per Kreuzviertel sono arrivati alla Frauenkirche, dove hanno invece ascoltato la leggenda dietro alla sua costruzione.Alle 17 si sono riuniti a Marienplatz ammirando e ascoltando la magica coreografia dell’antico carillon. Quando il motivetto è terminato, gli studenti hanno potuto apprezzare gli interni della Asamkirche, una chiesa in pieno stile barocco. Nella St Jakobs Platz, invece, i ragazzi erano circondati da antiche e moderne architetture urbane.Gli studenti sono andati a visitare la “Städtische Fachoberschule für Gestaltung”, scuola d’arte tedesca e sono partiti per il famoso Olympic Village che ospitò i giochi olimpici nel 1972, attraversando Olympiapark. Fuori dalle ex- piscine olimpiche, i Deperiani hanno registrato con lo smartphone diversi suoni senza saperne precisamente il motivo. Nel ritorno hanno potuto apprezzare il museo della BMW, macchina tedesca per eccellenza e, dopo un gustoso kebab, sono tornati a scuola, dove hanno approfondito i suoni registrati trasformandoli in disegni. La mattina dopo, carichi e volenterosi di creare, impugnando forbici e colla, gli alunni hanno concluso il lavoro sui suoni creando un collage sfarzoso con dei pattern e delle forme geometriche.Con le mani ancora appiccicose, il vaso con quindici girasoli di Van Gogh sorride ai ragazzi che, con una guida affabile e coinvolgente, hanno scoperto le meraviglie dell’Alte Pinakothek. Esausti dalla lunga giornata, hanno fatto una pausa ai giardini inglesi, emblema popolare di Monaco. Alla magica Kunsthalle, i deperiani hanno ammirato le opere della corrente artistica Jugendstil che spaziavano tra vasi, quadri, gioielli, utensili per la casa, tazze, piatti, arazzi, mobili ecc., uscendone con nuove idee e ispirazioni. Nel pomeriggio, con il professor Giuliani, hanno svolto il cosiddetto “Progetto X”, che consisteva nel disegnare la mappa di Monaco a memoria per poi progettare un’installazione utile alla città. La mattina si apre con un corso di scultura del legno: un gruppo di ragazzi, armati di martello e scalpello, hanno creato un porta nicchie che poi è stato tagliato a seconda della forma desiderata dal professore della scuola tedesca mentre l’altro gruppo ha creato dei gioielli con il fil di ferro, scambiandosi i laboratori nel pomeriggio. Dopo un commovente momento di saluti fra professori, alunni tedeschi e studenti della 4B, la classe si è recata a visitare una mostra al Brandhorst, un museo di arte contemporanea con una facciata scandita da inferriate colorate. Nel pomeriggio, invece, alla Pinakothek der Moderne, la mostra su mobili, soprammobili, moto e macchine d’epoca e una su Paola Share ha affascinato gli alunni, tanto da spingere molti a fare più giri. L’ultimo giorno, una mostra audiovisiva ha stranito positivamente i ragazzi che, alla Haus Der Kunst, hanno potuto scoprire l’esistenza di tanti tipi diversi di arte visiva. Alcuni elementi della settimana di Erasmus I musei visitati

La natura al centro

La natura al centro

La natura al centro Animali in estinzione Come foglie mosse “La mia idea è di dichiarare che l’arte è l’unica possibilità di evoluzione, l’unica possibilità dicambiare la situazione nel mondo. Ma poi è necessario allargare l’idea dell’arte per includere tutta la creatività. E se lo si fa, ne consegue logicamente che ogni essere vivente è un artista – un artista nel senso che può sviluppare le proprie capacità. E quindi è necessario inizialmente che la società si preoccupi del sistema educativo, che sia garantita l’uguaglianza di opportunità per l’autorealizzazione.”Joseph Beuys Come foglie mosse, il titolo del progetto in collaborazione tra Arte Sella, La Coccinella ed il Liceo delle Arti di Trento e Rovereto con l’obiettivo di fare dell’arte e della cultura, in armonia con il contesto naturale e i luoghi che abitiamo, una forza generativa per lo sviluppo di azioni educative in linea con un’idea di natura come condizione costitutiva della qualità del nostro modo di pensare, di sentire, di vivere. Partendo dall’idea che il futuro ha bisogno di persone competenti e creative per garantire ilrispetto, la cura e la sostenibilità del pianeta, Arte Sella Education propone laboratori, percorsi educativi e workshop pensati per costruire conoscenza dei luoghi e della natura e favorire nelle giovani generazioni e in chi le accompagna lo sviluppo di un sentimento di appartenenza, di rispetto e di responsabilità nei confronti del mondo naturale, per costruire insieme un laboratorio di sperimentazione tra arte contemporanea, natura e scuola. ll programma, chiamato Come foglie mosse, vuole supportare le nuove generazioni, portatrici di una grande forza generatrice che, se ben guidate, sono capaci di danzare, vibrare ed esprimersi, così come le foglie mosse dal vento. La 1° fase svoltasi nei mesi di ottobre e novembre 2023 ha coinvolto le classi 2°A e 2°B del Liceo Depero in attività di laboratorio durante le quali un operatore di Arte Sella Education, in collaborazione con la prof.ssa Chiara Pino, referente del progetto, ha incontrato in modalità online i ragazzi, per un percorso condiviso dedicato all’arte contemporanea in ambito pubblico, per coinvolgere i ragazzi sulla realtà degli ANIMALI IN VIA DI ESTINZIONE, così attiva su territorio Nazionale. Il progetto ha visto il coinvolgimento dei laboratori come design e grafica, così come le discipline plastiche e pittoriche, storia dell’arte, italiano e geostoria in un’ottica interdisciplinare grazie alla collaborazione dei e delle docenti: Fabiana Caione, Deborah Lot, Matteo Manfrini, Maria Menguzzato, Milena Pedrollo, Valentina Puglisi, Marina Rosset, Mary Saccardo, Renzo Saffi, Manuela Salvi e Paola Susta. Dopo aver creato gli animali e le tavole afferenti al progetto si è provveduto entro la fine del mese di gennaio 2024 ad installare le opere lungo le vie del centro di Rovereto.La seconda fase del progetto, svoltasi tra metà aprile e inizio maggio, ha previsto un’uscita didattica per un’intera giornata ad Artesella in Valsugana con una visita alle installazioni artistiche del Giardino di Villa Strobele e all’Area di Malga Costa.L’uscita ha coinvolto anche il Dipartimento di Scienze Motorie – con Matteo Lazzizzera e Sabrina Consolati – che, nell’ambito dell’iniziativa e in riferimento al progetto “Scuola e Montagna”, ha organizzato un trekking in loco a partire da Villa Strobele e fino a Malga Costa. La fase operativa del progetto si è conclusa il 2 maggio 2024 con l’uscita sul territorio delle classi 2°A e 2°B.Questa iniziativa ha creato un ponte con il triennio del Depero, che con Il progetto di comunicazione visiva “Animali in via di estinzione” – curato dalle docenti di discipline grafiche M. Eletta Baroni, di fotografia Ilaria Piazza, di type Susanna Villanova – ha affrontato il tema di alcune specie a rischio di scomparsa a causa dell’attività antropica. Ogni studente ha creato un poster, partendo da una ricerca su un animale specifico, individuando le cause che lo stanno portando all’estinzione e raccontandole attraverso il proprio lavoro. Questi poster, che fanno parte di una campagna di comunicazione sociale, sono stati esposti il 13 e 14 di settembre 2024 durante Rovereto & Comics al parco delle sculture del Mart, insieme ad altri manufatti e sculture sul medesimo tema.L’obiettivo principale è stato sensibilizzare e promuovere la consapevolezza riguardo a questi animali che stanno progressivamente avvicinandosi a una fine inevitabile. Conoscere questa realtà ci fa capire che, come società, dobbiamo cambiare le nostre abitudini per salvaguardare gli animali e il futuro nostro e del pianeta.”

Parole che fanno rumore

Parole che fanno rumore

Parole che fanno rumore Al Depero tra i banchi della 1°D “Parole che fanno rumore” è il titolo del premio artistico-letterario “Giuseppe Melchionna”, organizzato dall’ Associazione Prodigio e giunto all’ottava edizione. Un premio, nato per sensibilizzare all’impegno contro ogni forma di discriminazione e violenza, cui ha partecipato la classe 1°D del liceo artistico “Fortunaro Depero”. La premiazione, che si svolgerà il 7 giugno 2024 a Trento alle ore 16, vedrà protagonisti nella Sezione narrativa Talento under 18 le studentesse Viola Beaco e Natalie Civettini ex aequo, e per la Sezione ragazzi l’intero gruppo classe. Inoltre una terza alunna, Alice Bertotti, è stata selezionata tra le finaliste Talento under 18. Gli studenti vincitori riceveranno in premio un buono valido per l’acquisto di libri e i dieci migliori racconti, poesie e fotografie verranno inseriti in un’antologia a cura dell’Associazione PRODIGIO ODV, che verrà regalata ai vincitori e ai finalisti presenti alla premiazione.Ha contribuito a questo felice risultato il percorso di narratologia, curato dal prof. Alessandro Contino, a cui la classe ha partecipato con impegno ed interesse. “Basta poco per cambiare le cose, talvolta anche solo una parola. Al silenzio di una violenza e di un’ingiustizia, il linguaggio rappresenta il modo più umano di scuotere il mondo, facendo “rumore” dove prima non c’era. Come un ponte tra il niente e il tutto, la parola è così in grado di tradursi in denuncia e azione, rendendo “realtà” ciò che prima era invisibile”. Con questo spirito l’associazione PRODIGIO, fondata da Giuseppe Melchionna – che, morto nel 2016, ha lottato tutta la vita contro barriere culturali e architettoniche – ha cercato di dare voce a chi non ne aveva ed ha coinvolto in ciò chi vuole continuare a “fare rumore” per sé e per gli altri, per costruire una società equa e inclusiva, in cui dal silenzio possa germogliare sempre una parola e una speranza.La classe 1°D ha raccolto il testimone di Melchionna e continua a “fare rumore”. LINK

Illustrare la coesistenza

Illustrare la coesistenza

Illustrare la coesistenza Riscoprire il rapporto con il nostro patrimonio naturalistico Il legame tra l’uomo e la fauna selvatica è un tema ampiamente discusso, sia a livello locale che globale, poiché la popolazione umana aumenta rapidamente e il mondo naturale si fonde sempre più con quello antropico, con tutte le problematiche che ne conseguono. Da un lato biologi ed esperti di conservazione cercano soluzioni per favorire una maggiore coesistenza e sopravvivenza delle specie selvatiche, mentre dall’altro i media e l’opinione pubblica cercano risposte per affrontare le paure e i divari generazionali. Stiamo vivendo, infatti, un periodo di forti cambiamenti sociali e mediatici: questa nuova generazione vive la contraddizione di essere attenta all’ambiente e ai danni causati dall’uomo, ma allo stesso tempo di vivere un distacco dall’ambiente stesso. Si frequentano meno la montagna, i boschi e gli ambienti alpestri rispetto ad un tempo; nella maggior parte dei casi le valli e i lavori agro-boschivi sono stati abbandonati da generazioni e non vengono quindi ricordati o tramandati dalle famiglie. Trattare la tematica della coesistenza a scuola, quindi, è molto importante e stimolante per gli studenti, al fine di ritrovare un contatto reale con il patrimonio naturalistico che li circonda e capirne, almeno in parte, le peculiarità. Per questa ragione il Liceo artistico F. Depero ha aderito con entusiasmo ai progetti promossi da Coexistence.Life, illustrando i racconti scritti dagli studenti delle scuole medie dei comuni di Folgaria, Lavarone e Comano Terme, per esplorare i diversi punti di vista sulla coesistenza con orsi e lupi.L’attività è stata preparata da una serie di incontri con esperti di fauna e comunicazione, dopodiché gli studenti delle scuole medie si sono calati nei panni di tutti coloro che, in vario modo, sono coinvolti nelle problematiche in oggetto, ossia il sindaco, il cittadino, l’allevatore, il cacciatore, lo scout e lo scienziato. Il risultato è stato sorprendente: tre libri di racconti originali, in seguito illustrati ad hoc con fantasia e creatività dalle classi 3A e 3B indirizzo Grafica, grazie all’adesione dei dipartimenti di Scienze naturali (prof. Marco Forte) e Discipline grafiche (prof. Federico Lanaro e Prof.ssa Chiara Miorelli), nell’ottica dell’Educazione Civica e alla Cittadinanza. La terza fase, ossia la presentazione dei progetti realizzati dagli studenti, ha avuto luogo venerdì 3 maggio 2024, presso la Sala conferenze della Fondazione Caritro a Trento: gli illustratori e le illustratrici hanno incontrato i giovani autori e autrici della fase precedente, spiegando il loro lavoro, il processo creativo e le idee che hanno ispirato le opere. Per quanto riguarda il processo creativo, l’utilizzo del video ha aiutato gli studenti ad entrare in contatto con le tematiche proposte. La visione del documentario “NAYA – Der Wald hat tausend Augen” li ha fatti ragionare sul clamore mediatico che spesso si sviluppa attorno agli animali selvatici, mentre nella realtà il contatto con il lupo è estremamente raro. I video delle fototrappole hanno testimoniato una grande vitalità e convivenza tra animali in un bosco che per l’uomo è spesso silente.Gli studenti, stimolati dall’intervento di esperti che collaborano con coexistence.life, hanno realizzati delle immagini e degli elaborati grafici sulla presenza/assenza dei lupi, i pregiudizi delle persone e le paure che spesso sono generati dall’ignoranza sull’argomento. L’approccio scientifico ed obiettivo degli incontri ha portato i ragazzi ad approfondire il tema liberandosi da stereotipi e pregiudizi, fino a sviluppare concetti molto personali e mai scontati. I docenti hanno coinvolto gli studenti in prima persona, inducendoli a sviluppare dei progetti attraverso la ricerca e l’approfondimento concettuale. Il risultato è sempre frutto di un iter progettuale mirato allo sviluppo di una comunicazione semplice ed efficace, per riuscire ad avere un feedback positivo da parte dei fruitori del loro messaggio. Perciò è importante che vengano proposti temi come questi che permettano agli studenti di relazionarsi con un mondo complesso e con persone esperte estranee alla scuola, alle quali dimostrare le proprie capacità, ma soprattutto per crescere ed essere in futuro dei creativi e dei cittadini più consapevoli.

Violenza offline

Violenza offline

Violenza Offline “Violenza OFFline”: gli studenti del Depero al festival “Informatici senza frontiere” Rovereto dal 19 al 21 ottobre. Gli studenti dell’attuale classe 4^ C hanno realizzato, nel precedente anno scolastico, un progetto grafico per sensibilizzare l’opinione pubblica sui pericoli dei social network: insulti, cyberbullismo, discriminazioni, revenge porn, sono solo alcune delle forme di violenza che sempre più spesso si verificano online. Per questa ragione si rende necessario rendere consapevoli gli utenti di tutte le età, ma in particolare i più giovani, con messaggi chiari, semplici ma efficaci. Gli studenti dell’ex 3^ C, guidati dalla professoressa di discipline grafiche Maria Eletta Baroni, hanno realizzato nove manifesti sulle diverse sfumature del problema. Il progetto è stato realizzato con la collaborazione dei docenti di laboratorio prof. Federico Lanaro e prof. Lucio Tonina e dalla docente di Lettere prof.ssa Roberta Belli ed ha vinto il primo premio del concorso E.I.P. Italia Scuola strumento di pace 51° edizione, sul tema “Pace, giustizia e istituzioni solide”. La giuria ha vivamente apprezzato la creatività, l’originalità dei contenuti dell’opera, la ricchezza espressiva e l’impegno sociale: il 25 ottobre 2023 ha avuto luogo la premiazione a Roma. I poster della campagna di sensibilizzazione sono stati esposti nell’atrio dell’Università a palazzo Piomarta fino al 21 ottobre.  Alcuni dei manifesti esposti Erika Semerano Linda Vicenzi Sebastiano Armanini

Sottsass sr

Sottsass sr

Sottsass sr La quarta e le quinte “incontrano” Ettore Sottsass Senior Mercoledì 13 dicembre, si è tenuto l’incontro con gli esperti dell’Archivio del ‘900 del Mart, per esporre i progetti definitivi ispirati a Ettore Sottsass Sr. Le classi 4A, 5A e 5D indirizzo design, durante lo scorso anno scolastico hanno potuto osservare dal vivo le opere, gli schizzi e le fotografie dell’architetto di inizio ‘900. Successivamente alla visita, nelle ore svolte a scuola, gli studenti hanno iniziato a realizzare il progetto di Alternanza Scuola Lavoro inerente a questo artista. Per la classe quarta si è trattato della progettazione di arredi per le cucine, ovvero credenze. Gli studenti hanno ricostruito alcuni arredi per cucine di Sottsass attraverso il disegno geometrico e la modellazione 3D e poi li hanno reinterpretati, completando il lavoro con la realizzazione di un modellino in cartonlegno. Mentre, per le classi quinte il progetto era relativo all’arredamento di un edificio scolastico. La 5A ha scelto l’Asilo di Sopramonte, invece la 5D ha lavorato su due edifici: la Scuola elementare di Siliqua e l’Asilo di Salorno. Gli alunni hanno studiato i vari edifici, attraverso la realizzazione di un modellino 3D in Sketchup e lo studio della pianta con la suddivisione degli spazi. Ogni alunno si è occupato di arredare un ambiente arrivando a progettare un elemento d’arredo, facendo riferimento allo stile di Sottsass. Il Liceo Depero collabora spesso con il museo del Mart (sezione della Didattica e dell’Archivio del ‘900), con il quale periodicamente svolge lavori che per i ragazzi sono fonte di grande ispirazione, crescita e allenamento per il futuro. 

Atipicamente

Atipicamente

Atipicamente Il Liceo Depero dà il proprio contributo per la valorizzazione delle neuroatipicità Si è appena concluso l’evento di sensibilizzazione alle tematiche della neurodivergenza “Atipicamente, alla scoperta dell’Unicità”, a cura dell’associazione di genitori “I Lari” di Dro, che si occupa di promuovere e sostenere ogni tipologia sociale di famiglia, tutelando il diritto alla salute psicofisica e l’integrazione sociale di ogni membro. Nell’ambito della manifestazione, il Liceo artistico “F. Depero” ha partecipato con la realizzazione di un video per l’associazione “I Lari”, allo scopo di divulgare il suo impegno sul territorio. Considerando lo scopo e il nome del giornalino dell’associazione, cioè “AtipicaMente”, abbiamo scelto di chiamare il cortometraggio “Atipico Pop”, coniugando i termini neurodivergenza o neuroatipicità – ai quali spesso vengono attribuite connotazioni errate – con la parola “pop”, abbreviazione di “popolare”, la quale fa riferimento al movimento artistico volto ad adottare nuovi criteri artistici ed estetici. Con la guida dei loro docenti, gli studenti dell’attuale 5B, indirizzo audiovisivi, si sono concentrati sull’aspetto cromatico e sensoriale del progetto per creare un prodotto piacevole e fruibile. Il video propone, infatti, una nuova visione delle neurodivergenze, una visione più corretta e più costruttiva. Le classi ex 5C grafica ed ex 5A grafica, invece, si sono occupate della realizzazione dell’immagine coordinata del Festival dell’unicità e, dopo un’attenta selezione, il lavoro vincente è risultato quello dell’ormai neodiplomata Sissy Ribaga. L’immagine scelta evoca il senso di bellezza e unicità che fin dall’infanzia cresce dentro ognuno di noi. I fiori escono alla scoperta del mondo esterno e bisogna prendersene cura, così come delle neurodivergenze, rappresentate quindi come un mondo rigoglioso che emerge ed evolve in un giardino collettivo, arricchendo l’intero universo. Il 20 settembre 2023 ha avuto luogo la premiazione presso Biblioteca di Dro alla quale hanno partecipato gli studenti delle classi e i loro docenti che li hanno guidati per tutto il percorso, ossia Ilaria Piazza, Miorelli Chiara, Lanaro Federico, Micheli Margherita, Giuliano Panaroni. Una menzione speciale merita la prof.ssa Ilaria Piazza, la quale ha proposto una sua mostra fotografica personale nell’ambito del medesimo festival, dal titolo “Atipicamente – semplicemente io”, una narrazione in forma artistica delle vite delle persone neuro divergenti, nella volontà di superare il concetto di disabilità e le sue classificazioni attraverso una nuova chiave di lettura. Precedente Successivo

Creare spazi comuni

Creare spazi comuni

Creare spazi comuni ASL in collaborazione con l’ORTO S. MARCO di Rovereto Il progetto è stato oggetto di un’attività di rilievo e progettazione e occasione per gli studenti della di 5A e 5D della sezione Design del Liceo Artistico Depero di Rovereto, di relazionarsi con uno spazio verde collettivo. Gli studenti hanno sviluppato più proposte progettuali tenendo presente le tre aree di progetto e le relative peculiarità ricercando soluzioni adeguate anche attraverso la scelta di materiali e tecnologie sostenibili. AREA 1 | LA PERGOLA è la prima area che si incontra all’interno dell’orto San Marco: la principale caratteristica positiva è che rimane quasi sempre ombreggiata durante tutto l’anno. Inoltre è piacevole visivamente anche se lo spazio non è molto ampio; proponiamo di inserire al suo interno pochi elementi ma che siano pensati per l’attività didattica e funzionali anche a spettacoli di cucina. AREA 2 | IL GELSETO risulta essere sopraelevata rispetto all’ingresso e lontana dalla strada. Si configura come una striscia di terra piuttosto pianeggiante delimitata da filari di gelsi, che la rendono ombreggiata ed appartata. Ci è sembrata lo spazio ideale per la didattica dell’orto e in particolare per far conoscere da vicino la gelsibachicoltura AREA 3 | L’ AREA INTERATTIVA è la zona più alta, maggiormente distante dalla strada e dal traffico. Questo luogo pertanto è il più silenzioso essendo anche completamente immerso nel verde. Un’ altra impressione positiva che abbiamo avuto riguarda la possibilità di progettare in uno spazio ampio, permettendoci di intervenire con maggior creatività. Sarà destinata ad attività che prevedono l’interattività, allo smart working e a spettacoli/concerti. I progetti degli studenti Precedente Successivo

Premiazione concorso ITEA

Premiazione concorso ITEA

Sono tre le copertine, tra quelle realizzate dagli studenti del Liceo artistico Depero, dall’Istituto Sacro Cuore e degli Artigianelli, individuate come vincitrici del concorso Scuole in copertina, ideato da Itea, in collaborazione con gli assessorati provinciali alla salute, politiche sociali, disabilità e famiglia e all’istruzione, università e cultura, per celebrare il suo centenario. L’iniziativa ha visto il coinvolgimento delle classi 3^, 4^ e 5^ dei tre istituti superiori con indirizzo arte, grafica e design, chiamate a immaginare e poi raffigurare nella prima di copertina del n. 100 di Edilizia Abitativa, la rivista di Itea Spa, i 100 anni dell’Istituto Trentino per l’Edilizia Abitativa. Ieri, 6 dicembre, nel corso della cerimonia di premiazione, che si è tenuta presso la sede dell’APPM, dove sono stati esposti tutti i lavori realizzati dai ragazzi, sono stati proclamati i tre vincitori del concorso. La nostra studentessa Olga Zeni della 3^A indirizzo Grafica, si è aggiudicata il secondo posto  con il suo elaborato “Il territorio è casa”.  Complimenti agli studenti delle classi partecipanti (3A, 3B e 4C) e ai loro insegnanti!  Discipline Grafiche: Manuela Salvi, Maurizio Cesarini,  Fotografia: Ilaria Piazza, Type: Marina Candioli

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